La misura cautelare per Anastasia Kylemnyk indagata per droga

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-11-29

Anastasia Kylemnyk è indagata per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. Oggi i carabinieri le hanno notificato l’obbligo di presentazione. La 25enne di nazionalità ucraina che era nei dintorni quando il fidanzato Luca Sacchi è stato ucciso da Valerio Del Grosso e Paolo Pirino ha raccontato alla polizia che nello zaino di sua proprietà che era stato portato via dai due killer c’erano pochi soldi

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Anastasia Kylemnyk è indagata per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. La 25enne di nazionalità ucraina che era nei dintorni quando il fidanzato Luca Sacchi è stato ucciso da Valerio Del Grosso e Paolo Pirino ha raccontato alla polizia che nello zaino di sua proprietà che era stato portato via dai due killer c’erano pochi soldi, ma la storia della compravendita di stupefacenti emersa già con l’ordinanza di custodia cautelare per i due l’aveva sbugiardata. Ora arriva l’indagine, anticipata da Giallo e Libero e confermata oggi dal Messaggero.  Nei suoi confronti questa mattina i carabinieri del Nucleo Investigativo, su disposizione del gip di Roma, hanno notificato un provvedimento di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Arrestato anche Giovanni Princi, a cui è contestato, insieme ad Anastasia, il tentativo di acquistare un ingente quantitativo di droga nella notte tra il 23 e il 24 ottobre scorso davanti al John Cabot, pub in zona Appio.

Omicidio Luca Sacchi, gli arresti e le misure cautelari

I Carabinieri hanno notificano stamattina un’ordinanza che dispone misure cautelari nei confronti di cinque persone. Secondo quanto si è appreso, c’è anche Anastasia, fidanzata della vittima, colpita dalla misura dell’obbligo di presentazione in caserma. Per gli investigatori, la ragazza avrebbe tentato di acquistare un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti.  Destinatari della misura della custodia cautelare in carcere, per concorso in omicidio pluriaggravato, rapina aggravata, detenzione illegale e porto in luogo pubblico di un’arma comune da sparo sono i due ragazzi già reclusi, fermati nei giorni successivi all’omicidio, e un terzo ragazzo 22enne considerato colui che materialmente li ha armati. In carcere il 24enne Giovanni Princi, accusato, insieme alla ragazza 25enne di Luca Sacchi (colpita invece dalla misura dell’obbligo di presentazione in caserma), di aver tentato di acquistare un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti dagli altri tre indagati.

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L’indagine su Luca Sacchi, il 24enne ucciso nella notte tra il 23 e il 24 ottobre scorso davanti al John Cabot, pub in zona Appio, nella Capitale, è quindi a una svolta.  A tirare in ballo Anastasia sono stati i racconti di Valerio Rispoli e Simone Piromalli, i mediatori mandati da Valerio Del Grosso e Paolo Pirino a verificare che per la compravendita di droga fosse tutto a posto. I due, arrivati in anticipo sul luogo del delitto, stando all’ordinanza di arresto del gip avrebbero dovuto controllare che il gruppo composto da Luca Sacchi, Anastasiya e Giovanni Princi, amico d’infanzia del personal trainer, avesse il denaro sufficiente per acquistare la partita che Del Grosso avrebbe portato ai ragazzi. Secondo quanto riportato da Rispoli, in particolare, la ragazza «aveva lasciato uno zaino che lui stesso aveva constatato contenere soldi, divisi in due mazzette da 20 e da 50 euro. Accertata la presenza del denaro — aveva aggiunto — la ragazza aveva ripreso lo zaino». Anastasiya, dunque, avrebbe preso parte in qualche modo a quel traffico illecito. Da qui l’iscrizione sul registro degli indagati, che prescinde dal fatto che un ipotetico scambio soldi-droga possa o no andare in porto

Anastasia Kylemnyk indagata per droga

La sera dell’aggressione la Kylemnyk venne condotta negli uffici del Nucleo investigativo dei carabinieri di via In Selci dove raccontò di esser rimasta vittima, insieme al compagno, di una rapina. Precisò, inoltre, che nello zainetto aveva pochi soldi e che la droga non c’entrava nulla. La sua deposizione era stata ritenuta inattendibile anche a fronte di quanto emerso a poche ore dalla morte del personal trainer. Con l’arresto di Del Grosso e Pirino gli inquirenti avevano fatto luce su una trattativa per l’acquisto di una partita di droga.

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La nuova ricostruzione dell’omicidio di Luca Sacchi (Corriere della Sera, Roma 30 ottobre 2019)

 

I due, da quanto emerge dalle carte dell’inchiesta,avrebbero dovuto sincerarsi che il gruppo composto da Luca Sacchi, Anastasia e Giovanni Princi, amico d’infanzia del personal trainer, avesse avuto il denaro sufficiente per acquistare la partita che Del Grosso avrebbe dovuto piazzare. Stando a quanto affermato da Rispoli la ragazza «aveva lasciato uno zaino che lui stesso aveva constatato contenere soldi, divisi in due mazzette da 20 e da 50 euro.

Accertata la presenza del denaro – aveva aggiunto – la ragazza aveva ripreso lo zaino». La ragazza in questione è Anastasia. Dunque, lei avrebbe preso parte in qualche modo a quel traffico illecito. Da qui l’iscrizione per detenzione ai fini di spaccio. Ma non è soltanto su di lei che si concentra l’attenzione dei magistrati. Anche la figura e la posizione di Princi dovrà essere chiarita. Il ragazzo, come ricostruito da alcuni amici della vittima, con Sacchi agonizzante al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni si sarebbe preoccupato di spostare l’auto – una Citroen C1 – di Anastasia parcheggiata nei pressi del pub.

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