Raggi, Bonafede, Casaleggio: il gioco delle tre carte su Lanzalone a Roma

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-06-16

L’agenzia di stampa ANSA registra la “forte irritazione del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede di fronte ad alcuni titoli di giornali che parlando di “imposizione”, da parte sua, di Luca Lanzalone al Comune di Roma. Il testo completo del lancio di agenzia è questo: “Forte irritazione”. E’ questa, a quanto apprende l’ANSA, la reazione del …

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L’agenzia di stampa ANSA registra la “forte irritazione del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede di fronte ad alcuni titoli di giornali che parlando di “imposizione”, da parte sua, di Luca Lanzalone al Comune di Roma. Il testo completo del lancio di agenzia è questo:

“Forte irritazione”. E’ questa, a quanto apprende l’ANSA, la reazione del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede di fronte ad alcuni titoli di giornali che parlando di “imposizione”, da parte sua, di Luca Lanzalone al Comune di Roma. Tanto che si starebbero valutando, a riguardo, querele per calunnia. Il ministro, pur mantenendo il più stretto riserbo sull’inchiesta sullo stadio di Roma per il grande rispetto che nutre per gli inquirenti, a maggior ragione nella posizione di Guardasigilli, avrebbe confidato ai suoi che non ci sta a finire nel tritacarne mediatico.

Ora, chissà se per un errore dei giornalisti o, peggio, del ministro della Giustizia, nel si scambia il reato di calunnia con il reato di diffamazione. La calunnia è il reato di chi accusa qualcun altro davanti all’autorità giudiziaria sapendolo innocente, e non si persegue a querela (la diffamazione, che è un’altra cosa, invece sì). Ma a parte questo folklore, va registrato che non sono stati i giornali a parlare di Bonafede e di Fraccaro, ma la sindaca Virginia Raggi durante la sua partecipazione a Porta a Porta che rimarrà nella storia per l’imperdibile scenetta su via Almirante. Oggi, poi, c’è un solo giornale che parla (nel titolo) di “imposizione”, ma con una differenza importante rispetto a quello che dice il ministro della Giustizia nel lancio di agenzia: nel titolo a dire che Lanzalone fu imposto da Bonafede e Fraccaro è Virginia Raggi. Nel testo dice: “Me lo hanno presentato Bonafede e Fraccaro”. Ha ragione il ministro a essere irritato

alfonso bonafede virginia raggi

Ora, noi sappiamo che Raggi in realtà ha detto che Lanzalone fu presentato da Bonafede e Fraccaro (non certo imposto, quindi) e lo ha detto pubblicamente in televisione e ai magistrati durante l’audizione in procura (come testimone) di venerdì. Non si tratta quindi di un’imposizione, ma soltanto di un consiglio di quelli che vanno tenuti in considerazione. E infatti proprio oggi della vicenda ha parlato Davide Casaleggio: “Sì è vero, ero nello stesso ristorante l’altra sera in cui era presente anche Lanzalone ma ero a un altro tavolo, quindi quando l’ho visto l’ho salutato perché lo conoscevo”, ha dichiarato a margine di un’iniziativa dell’associazione Rousseau in corso al Gianicolo a proposito dei rapporti con il consulente Luca Lanzalone, coinvolto nell’inchiesta sulla costruzione dello stadio di Roma, smentendo però così di essere a cena con lui, come avevano scritto i giornali. E ha aggiunto: “L’ho conosciuto dopo la sua esperienza a Livorno dove ha fatto un ottimo lavoro e per quello è stata una scelta naturale fargli portare avanti un’attività anche su Roma“. Una scelta naturale per Casaleggio, un semplice consiglio per Bonafede e Fraccaro e un’idea altrui per Virginia Raggi. Ma non è che l’ha nominato Marino alla fine questo Lanzalone, eh?

Leggi sull’argomento: La consigliera M5S che non ha capito che si votava su Almirante

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