Fact checking
The fake side of the Ferragnez
Giovanni Drogo 03/01/2020
Un piccolo errore di Chiara Ferragni ha rivelato l’esistenza degli account fake utilizzati dalla mamma (e manager) del marito Federico Fedez Lucia per “difendere” il figlio da critiche e attacchi. Ma più che l’amore di mamma i commenti lasciati dall’account @63Camilla sembrano essere quelli di un addetto alle pubbliche relazioni che sta facendo damage control sulla reputazione del cliente
Per “colpa” del povero Leone Lucia, il figlio di Fedez e di Chiara Ferragni, l’Internet di oggi è in subbuglio. Cos’è successo? Ieri la Ferragni ha pubblicato su Instagram un video di Leone che gioca con un tablet. Il primo problema è che quel tablet era acceso e che era leggibile (o meglio, “abbastanza” leggibile) una lista di account e di password. Fino a qui nulla di strano, molti hanno l’abitudine di trascrivere tutte le password in un unico documento. Ma quello che è emerso ha gettato nuova luce sul modo in cui gli influencer e il loro entourage gestiscono il dissenso e le critiche.
Ma chi sono @63Camilla e Vittorio Violini?
Qualcuno sull’Internet, usando tecniche rese famose da CSI (“ruota” e “ingrandisci”) ha scoperto anche quali erano questi profili, e le relative password. Il vero problema è iniziato quando si è scoperto uno di quegli account era un profilo Twitter dal nome “@63Camilla“, ora cancellato. A chi apparteneva quel profilo? Per scoprirlo bisognerebbe sapere a chi apparteneva quell’iPad. La risposta la fornisce direttamente la mamma di Leone, Chiara Ferragni.
In una storia su Instagram l’influencer spiega di aver pubblicato “per sbaglio” (immaginate essere la più importante influencer del mondo e dover spiegare di aver “sbagliato” a fare un post) il video di Leo «che giocava con l’ipad dei nonni e si vedeva una nota con i dati dei loro account Facebook, Apple, Instagram e Twitter». Le password sono state subito cambiate, quindi nessun rischio di furto di dati, ma la Ferragni aggiunge, rivolgendosi «a chi pensa che quello di twitter fosse un nostro profilo fake» che @63Camilla è della mamma di Fedez che «che, come ogni mamma, difende il proprio figlio».
Insomma tutto risolto? No. Perché come ha scritto Selvaggia Lucarelli in una storia su Instagram quel @63Camilla (che utilizzava come nickname “Vittoria”) e che in teoria apparteneva ad Annamaria Berrinzaghi (la mamma di Fedez) si dilettava a attaccare le persone. Strano modo per difendere il figlio (il che è senz’altro legittimo).
Ma ci sono anche altri esempi delle pacate difese dell’account nei confronti di Fedez.
RAGA MA COSA STA SUCCEDENDO? PRIMA IL PAPA CHE SI INCAZZA, ORA UN PRESUNTO PROFILO FAKE DI FEDEZ E CHIARA DOVE SI DIFENDONO CON L’ACCOUNT CAMILLA63. TROPPO TRASH IN DUE GIORNI AHAHAHHAHAHA. pic.twitter.com/HvXdl0lzEA
— ℰ (@Ceneredivita) January 2, 2020
Così come sono spuntati i “like” lasciati a commenti di attacchi e critiche a persone “colpevoli” di aver in qualche modo offeso la reputazione di Fedez o di essersi allontanati dal rapper milanese (ingrati!).
QUESTI TWEET TRA I LIKES DI CAMILLA63 ?????????????? pic.twitter.com/u3w2aZU39d
— f (@aidacomeseibeII) January 2, 2020
La Ferragni aggiunge anche i link ai profili Instagram dei genitori di Fedez. Quello della mamma (e manager) del cantante è @tatiana_family_01. Un account che è presente su Instagram dal 2013, ma con un nome diverso. Fino al 28 dicembre del 2018 il nome di quel profilo era “Vittorio Violini“.
Mamma “leonessa” o aggressiva social media manager?
Che Vittorio Violini (tra l’altro risultava essere nella lista degli invitati al matrimonio di Fedez e di Chiara Ferragni) fosse il fake della manager e mamma di Federico Lucia era cosa nota (su Facebook il profilo “Vittorio Violini” è facilmente riconducibile alla signora Berrinzaghi).
Denunciata, per così dire, già nel novembre del 2018 da Guia Soncini che aveva pubblicato su Twitter alcuni screenshot dei commenti lasciati dalla suocera della Ferragni ad una foto di J Ax dopo la partecipazione al programma Tu sí que vales. Insomma mentre in pubblico Fedez è pacifista ed accomodante (qualcuno, dopo la sua intervista a Peter Gomez potrebbe pure dire “democristiano”) sua mamma veste i panni della leonessa che difende la cucciolata con le unghie e con i denti, senza risparmiarsi qualche colpo basso.
Non c’è naturalmente nulla di male nel voler difendere il proprio figlio e a dirla tutta nemmeno nell’avere un profilo fake allo scopo – diciamo così – di difendere la propria privacy. In fondo Fedez e Chiara hanno scelto di vivere “in pubblico” la loro esistenza ma questo non deve per forza applicarsi a tutti i membri della loro famiglia. Però il modo quasi scientifico con cui la mamma di Fedez va a caccia di chi critica il figlio dà l’impressione di travalicare i confini dell’amore materno ed entrare nel territorio della costruzione della reputazione social. Che è compito di un manager, come appunto è la mamma del marito della Ferragni. Al di là della questione riguardante i Ferragnez l’utilizzo fake per condizionare i lettori con commenti positivi è una strategia usata anche da altri brand per sommergere i commenti negativi con giudizi entusiastici e positivi e farli sembrare la maggioranza. C’è quindi da chiedersi quanto sia diffusa questa pratica, soprattutto in un’epoca come questa in cui anche i politici sognano di fare gli influencer e usano i social con la stessa competenza di Chiara Ferragni. Qualche indizio ovviamente in passato c’è stato, vi ricordate del “forza Simo” pubblicato dal senatore Simone Pillon oppure dello scivolone di Alessio De Giorgi che diceva di non sapere di essere l’admin di Matteo Renzi News?
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