Gli insulti a Virginia Raggi a Casal Bruciato

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-05-08

Virginia Raggi è stata accolta a Casal Bruciato, dove si è recata per incontrare la famiglia rom assegnataria di una casa popolare al centro delle intimidazioni di attivisti di Casapound, con contestazioni ed insulti. “Buffona”, “non sei la nostra sindaca” e “vergognati”. La sindaca di Roma è stata contestata da un gruppo di persone presenti …

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Virginia Raggi è stata accolta a Casal Bruciato, dove si è recata per incontrare la famiglia rom assegnataria di una casa popolare al centro delle intimidazioni di attivisti di Casapound, con contestazioni ed insulti. “Buffona”, “non sei la nostra sindaca” e “vergognati”. La sindaca di Roma è stata contestata da un gruppo di persone presenti sotto la casa popolare che ha suscitato la nuova protesta anti-nomadi. “Schifosa”, ha urlato una donna all’indirizzo della prima cittadina. Anche stamani sotto allo stabile che ospita l’appartamento assegnato alla famiglia rom ci sono alcuni abitanti che contestano la decisione del comune. Ieri le proteste hanno avuto una deriva razzista con frasi agghiaccianti, insulti e minacce al’indirizzo di una nomade e di sua figlia piccola che stavano rientrando a casa scortate dalla polizia. Nel pomeriggio sono previste due manifestazioni contrapposte: da un lato CasaPound e dall’altro i Movimenti per la casa. La prima cittadina si trova all’interno della casa popolare e sta facendo visita alla famiglia: una bambina per paura sembra non voglia più uscire di casa

La sindaca di Roma Virginia Raggi ha visitato nella casa popolare assegnata alla famiglia di nomadi a Casal Bruciato e li ha incontrati. Insieme a lei, a quanto si apprende, ci sono alcuni vicini di casa, il direttore della Caritas diocesana di Roma, don Benoni Ambarus, e un delegato del vicariato. La sindaca Virginia Raggi è uscita scortata dalla abitazione della famiglia nomade di Casal Bruciato bersagliata dalle proteste dei manifestanti. “Vergogna”, “lercia” e altri pesanti insulti sessisti sono stati rivolti alla prima cittadina che a fatica ha raggiunto l’auto per andare via protetta dalle forze dell’ordine.

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