Come il tunnel del Brennero è finito in faccia al M5S

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-01-09

I grillini hanno promesso durante la campagna elettorale tre mesi fa il blocco dell’opera. Era una balla per raccattare voti, certificata da Toninelli oggi

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Sembra ieri ma era soltanto il 18 ottobre quando il ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro si presentava a Bolzano prima del voto e tuonava: “I lavori per il tunnel del Brennero si devono bloccare, perché i costi dell’opera sono superiori ai benefici, quindi per il Movimento 5 stelle si deve puntare sulla mobilità sostenibile”. E ancora: “Stiamo lavorando perché i soldi che paghiamo con le nostre tasse per la mobilità non vadano per scavare un tunnel ma per migliorare la mobilità attraverso un investimento sulla rotaia e sul trasporto pubblico gratuito”, aggiungeva. Si trattava di un cumulo di balle che servivano a raccattare voti promettendo qualcosa che era impossibile mantenere, come fanno i politici senza scrupoli quando si trovano davanti elettori che considerano dei fessi. Fraccaro mentiva perché il governo aveva all’epoca già deciso che i lavori per il tunnel del Brennero sarebbero continuati e nessuno “stava lavorando” per impiegare i soldi in maniera differente visto che non si poteva bloccare l’opera. A confermarlo è il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli in un’intervista al Corriere della Sera:

Sul tunnel del Brennero conviene fermarsi come ha detto il suo collega, il ministro Riccardo Fraccaro?
«Non si può chiuderei l tunnel del Brennero, le opere sono già partite. Ma se ci fosse stato il Movimento 5 Stelle qualche anno fa avremmo fatto tutt’altro rispetto ad un’opera che costa 8,4 miliardi, di cui la metà in carico a i contribuenti italiani».

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