Tridico conferma: solo il 3,63% di chi percepisce il reddito di cittadinanza ha trovato lavoro

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-01-20

Il presidente dell’INPS conferma i numeri sul sussidio che, nelle intenzioni e nelle promesse del MoVimento 5 Stelle, doveva essere un modo per far trovare lavoro a chi non lo aveva e aiutarlo nel frattempo

article-post

Oggi Pasquale Tridico, presidente dell’INPS, rilascia un’intervista a Repubblica su Quota 100 e sul reddito di cittadinanza, confermando i numeri sul sussidio che, nelle intenzioni e nelle promesse del MoVimento 5 Stelle, doveva essere un modo per far trovare lavoro a chi non lo aveva e aiutarlo nel frattempo:

«Il centro studi Inps calcola che grazie al reddito di cittadinanza la forbice tra i redditi più ricchi e quelli più poveri – cioè il rapporto tra il 20% più ricco della popolazione e quello più povero – si è ridotto da 6,4 a 5,9 volte. Contestualmente, l’intensità della povertà spiegata dall’indice di Gini è scesa di circa 1 punto. Questo significa che si ha un trasferimento netto di risorse al primo decimo di reddito più povero – cosa mai successa in Italia – e in parte al secondo decimo più povero. Dati straordinari che denotano una forte efficacia della misura nel ridurre povertà e disuguaglianza. La considero la più grande politica sociale degli ultimi 30 anni: 2,5 milioni di percettori di reddito che corrispondono a 1,1 milioni di famiglie».

Un anno fa Salvini e Di Maio dicevano che Quota 100 avrebbe portato 1 milione di posti di lavoro in tre anni. Non è andata così. E anche il reddito di cittadinanza avanza pianissimo sul fronte dell’attivazione al lavoro. È stato un errore cedere alla propaganda?
«L’occupazione dipende dagli investimenti, non mi stanco di ripeterlo. L’80% di chi accede a Quota 100 proviene dal mondo del lavoro e di questi la metà dal settore pubblico, dove la sostituzione con nuovi occupati giovani sarà man mano del 100%. Anche in Inps abbiamo assunto 3.500 persone a luglio e altre 2.000 nei prossimi mesi. Quanto al Reddito è anzitutto un sostegno contro la povertà. L’Anpal calcola in 730 mila i percettori attivabili e fin qui 29 mila hanno trovato occupazione. Ma gli occupabili si trasformano in posti solo quando le imprese assumono. Mi auguro che il legislatore trovi il modo di introdurre un correttivo utile ai lavoratori stagionali: sospendere il reddito fino a 3 mesi nel primo anno, se trova un impiego».

anpal reddito di cittadinanza

I numeri di Tridico sono quelli di cui avevamo già parlato qui, anche se pure il presidente dell’INPS, come l’ANPAL, evita di fare il calcolo percentuale per non fare brutta figura (i percettori totali, ha fatto sapere l’INPS qualche tempo fa, sono invece 839.794). Ebbene, il rapporto percentuale tra chi è avviabile al lavoro e chi lo ha effettivamente trovato è questo: il 3,63%. Rispetto al totale dei percettori invece la percentuale è – ovviamente – più bassa e ammonta al 3,425%.

Leggi anche: Salvini dice che il video del ragazzo dislessico “è stato un errore”. Ma allora perché è ancora lì?

Potrebbe interessarti anche