Travaglio dice che non ha mai parlato di complotto delle scale mobili

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-04-04

Il direttore del Fatto rispondendo a Bertolaso dice di non aver mai parlato di complotti a proposito di quello che succede a Roma, ma di aver citato indagini della procura. Quali? Vediamo nel dettaglio

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Marco Travaglio dedica oggi il suo editoriale a Guido Bertolaso, che l’ha accusato di vedere complotti ovunque a Roma per salvaguardare la Giunta Raggi.

TgZero chiede a Bertolaso cosa ne pensi di due frasi che io non ho mai né pensato né pronunciato: “C’è un complotto dietro a tutti i disservizi, come sostiene Travaglio?”.“Travaglio dice che per le scale mobili della metro guaste c’è un sistema criminale spaventoso che sta reagendo perché non è più padrone come in passato”. Io non ho mai parlato di “complotti dietro i disservizi”né di poteri criminali dietro le scale guaste. Ho risposto su La7 a una domanda di Giletti che un conto sono gli errori della giunta Raggi e gli scandali nella Capitale, un altro sono gli strani incendi agli impianti di smaltimento rifiuti (i due maggiori dati alle fiamme in tre mesi), i falò di cassonetti (oltre 600 in due anni), gli autobus anche nuovi in fiamme (60 in un anno e mezzo), i guasti concomitanti alle scale mobili in svariate stazioni della metro (20 in pochi mesi).

Ma soprattutto i tre bandi di gara per la raccolta rifiuti andati deserti (due nel 2018, da 105 e 188 milioni, uno nel 2019 da 225 milioni): mentre gli imprenditori chiedono investimenti per lavorare, com’è che nessuna impresa concorre a quelle lucrose commesse? Non il presunto complottista Travaglio, ma l’Antitrust ipotizza “un accordo tra le parti volto ad astenersi dal legare, con la conseguenza che i medesimi servizi sono stati acquisiti da Ama a trattativa privata e a condizioni economiche più onerose”per la municipalizzata e più vantaggiose per i privati.

Travaglio aggiunge che la procura di Roma ipotizza, citando articoli di Repubblica, un unico disegno criminale dietro i roghi ai TMB Nuovo Salario e Rocca Cencia e ricorda che Sergio Costa ha parlato di “avvertimenti che conosco bene dalla Terra dei Fuochi”. Andiamo con ordine. In primo luogo, visto che Travaglio cita Repubblica, è giusto citare Il Fatto Quotidiano e, segnatamente, la domanda rivolta da Luca De Carolis alla sindaca in occasione dell’intervista di martedì scorso:

roghi ama

Il sistema cattivo suona sempre come un alibi. Si rischia di urlare alla luna, cioè al complotto.
Non ho paura di chi grida al complotto, e sfido gli interessi della criminalità. Roma non si piega agli interessi mafiosi.

Però nel Tmb Salario i vigili del fuoco non hanno trovato inneschi, cioè la prova di incendi dolosi.
Su questo non posso dire nel dettaglio, ma all’autocombustione credo poco. E ricordo che sia nell’impianto del Salario sia in quello di Rocca Cencia la dinamica è stata la stessa: le telecamere erano spente e non c’erano vigilanti. Comunque su Rocca Cencia le indagini sono in corso, e su questi episodi c’è anche un’indagine interna ad Ama (la municipalizzata dei rifiuti, ndr).

Certo, Travaglio è padronissimo di preferire Repubblica al Fatto, ma se Luca De Carolis, suo giornalista, dice che nel TMB i vigili del fuoco non hanno trovato inneschi sarebbe stato giusto citarlo nel suo pezzo, no? In ogni caso la procura ha aperto inchieste anche sui flambus e sulle scale mobili ma Travaglio, purtroppo, nell’occasione ha dimenticato di riportare le prime risultanze delle indagini. La procura ha infatti indagato dirigenti ATAC e ditte perché non avevano effettuato la manutenzione. E proprio l’ATAC aveva messo nero su bianco di essere a conoscenza dell’esistenza di un deficit manutentivo sulle scale mobili fin dal 2016. E lo sa anche il M5S tant’è che ha deciso di stanziare 11 milioni di euro necessari per la manutenzione e sostituzione di scale mobili e ascensori delle metropolitaneLa possibile causa di tutti questi guasti? Una commessa milionaria, vinta con un ribasso del 49% rispetto alla base d’astaTutte circostanze che non sono state poste in essere da misteriosi complotti, ma da dirigenti della municipalizzata guidata da tre anni dal M5S.

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