Tiber II: il Titanic dei romani spiaggiato sulla ciclabile del Tevere

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-05-15

Antonello Palmieri, presidente di Romanuova, segnala che anche Roma ha il suo Titanic: «Nel corso di una passeggiata in bicicletta sulla ciclabile – chiamiamola così – lungo il fiume Tevere, abbiamo scoperto dove finisce la propaganda delle istituzioni, e dove comincia la realtà. Tra fango, buche, water e bidet, scatole di polistirolo, vecchi arredi di …

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Antonello Palmieri, presidente di Romanuova, segnala che anche Roma ha il suo Titanic: «Nel corso di una passeggiata in bicicletta sulla ciclabile – chiamiamola così – lungo il fiume Tevere, abbiamo scoperto dove finisce la propaganda delle istituzioni, e dove comincia la realtà. Tra fango, buche, water e bidet, scatole di polistirolo, vecchi arredi di plastica, decine di biciclette a noleggio vandalizzate, dobbiamo prendere atto che oggi questa è Roma. Ma abbiamo soprattutto “scoperto” dov’è finita la motonave Tiber II, che effettuava servizio sul fiume, schiantatasi nel dicembre del 2008 contro ponte Sant’Angelo nel corso di una piena. Dieci anni fa».

tiber II

È arenata sulla banchina di lungotevere della Vittoria, altezza via Fagarè-via Costabella, ed è in parte coperta dalla vegetazione. Pare sia anche abitata, anche se un cartello vieta l’ingresso nell’area del naufragio: «Per la cronaca, vale la pena evidenziare che le aree golenali del Tevere sono di competenza della Regione Lazio. Come dimenticare, del resto, l’attuale presidente che pubblicizzava ovunque, anche sui social (foto in allegato), i lavori di pulizia delle banchine, solo per caso effettuati in piena campagna elettorale? Dando poi un’occhiata al sito del Campidoglio, scopriamo che lo stesso Comune pubblicizza numerose iniziative a favore del “biondo”. Scopriamo che c’è un “Manifesto d’intenti”, un “Tavolo inter-istituzionale di confronto”, un “Gruppo di monitoraggio dell’ufficio speciale Tevere”, delle “Ciclo-pattuglie” e pure una “App specifica”. Tanti bei progetti che cozzano, però, contro la realtà dei fatti. Perché lì, sul lungotevere della Vittoria, visibile anche dall’alto, c’è il Titanic delle istituzioni, il simbolo di Roma che affonda», ha concluso Palmieri.

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