Economia
Terzo Valico, il mistero dei soldi scomparsi
di Giovanni Drogo
Pubblicato il 2018-09-28
I soldi ci sono, il viceministro Rixi aveva promesso di sbloccarli dichiarando che si tratta di un’opera fondamentale sulla quale non si può tornare indietro. Eppure non arrivano. A bloccare tutto è il ministro Danilo Toninelli, che così facendo però mette a rischio i posti di lavoro di chi lavora nei cantieri
Il Terzo Valico dei Giovi era sparito dal Decreto Genova e nonostante le rassicurazioni dei giorni scorsi sono scomparsi anche i finanziamenti per i lavori del quinto lotto. Nel decreto di Toninelli era stato stralciato il finanziamento da 791 milioni di euro per la costruzione della linea ferroviaria che collega Liguria e Piemonte perché considerati “non urgenti”. Una decisione sulla quale il presidente della Regione Liguria Toti e il sindaco di Genova Bucci avevano già annunciato di voler dare battaglia.
I 150 posti di lavoro a rischio se non vengono sbloccati i finanziamenti
Il viceministro alle Infrastrutture, Edoardo Rixi aveva poi spiegato che i fondi «sono stati già individuati e verranno ripristinati» e che i 762 milioni di euro per il sesto lotto sarebbero stati sbloccati. Rixi aveva anche promesso di sbloccare i finanziamenti per il quinto lotto. Ma – denuncia il PD – mancano all’appello proprio i 200 milioni di euro per il quinto lotto dei lavori. Il governo infatti non ha dato l’autorizzazione a Rfi di sbloccare la prima tranche dei finanziamenti a favore del Consorzio Collegamenti Integrati Veloci (COCIV) che si occupa della progettazione e della realizzazione del Terzo Valico.
Stefano Esposito (PD), ex vicepresidente della Commissione Trasporti del Senato, punta il dito contro il ministro Danilo Toninelli: «Dopo la mia denuncia sul blocco dei fondi, oltre un miliardo di euro, Rixi ha annunciato che erano stati sbloccati 200 milioni, oggi spariti per volere del ministro». Il rischio, spiega l’ex senatore Dem, è il blocco dei lavori e il licenziamento di 150 lavoratori impiegati nella realizzazione del Terzo Valico. Le procedure di finanziamento per il quinto lotto era già state decise, deliberate e pubblicate in Gazzetta ufficiale a luglio scorso ma il M5S ha bloccato tutto per fare l’ennesima analisi costi-benefici.
Chi ha bloccato i finanziamenti per il Terzo Valico?
Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino che ha parlato di «Una manovra che blocca il Terzo Valico, negando un finanziamento da oltre un miliardo già pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale in luglio, significa che nei prossimi messi alcune centinaia di persone perderanno il posto di lavoro». Chiamparino ha ribadito che la battaglia affinché il governo mantenga gli impegni presi sulla Torino-Lione e sul Terzo Valico non ha colori politici vista l’importanza della costruzione di una piattaforma logistica in Piemonte che faccia perno sui porti della Liguria. «Dal 6 giugno – ha ricordato Chiamparino – chiedo senza ottenerlo un incontro al ministro Danilo Toninelli. L’incertezza che il suo Governo alimenta su questi temi è allarmante per il Piemonte, per il Nord-Ovest e per l’Italia».
Il presidente Toti ha scritto su Facebook di aver appreso la notizia della scomparsa dei finanziamenti per il Terzo Valico. «Questa mattina, nonostante i nostri appelli e le richieste del Consorzio Collegamenti Integrati Veloci (Cociv), risulta bloccato il miliardo e mezzo di euro, relativo al quinto lotto del Terzo Valico, già approvato dal Cipe, dalla Ragioneria dello Stato e dalla Corte dei Conti, e perciò immediatamente disponibile». Secondo Toti «A mancare è solo la lettera di assegnazione fondi del Ministero alle Infrastrutture», la colpa è quindi di Toninelli che per qualche motivo ha deciso – forse per non scontentare gli attivisti liguri che chiedono di fermare l’opera – di rinviare la decisione. Un rinvio che potrebbe comportare non solo un rallentamento dei lavori ma anche una perdita di posti di lavoro nei cantieri.
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