La sparizione dei soldi del Terzo Valico dal Decreto Genova

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-09-25

Il finanziamento aggiuntivo di 791 milioni fuori dalla bozza. Toti, Chiamparino e i sindacati sul piede di guerra. E la Lega che dice?

article-post

Il finanziamento aggiuntivo di 791 milioni  al Terzo Valico dei Giovi è scomparso dal decreto per Genova. Lo ha scritto stamattina Il Sole 24 Ore aggiungendo che i fondi sono scomparsi per la contrarietà all’opera del ministro Danilo Toninelli. C’è da segnalare che il ministro qualche tempo fa ha annunciato di aver cambiato idea sulla Gronda di Genova, mentre la Lega Nord, prima e dopo la tragedia del Ponte Morandi, aveva sempre appoggiato la costruzione di quella e altre infrastrutture. La decisione sarebbe quindi del M5S e sicuramente non concordata con la Lega, che con Edoardo Rixi aveva più volte perorato la causa delle infrastrutture a Genova e al Sud.

tav tap infrastrutture m5s
Le infrastrutture contestate dal M5S (Corriere della Sera, 25 luglio 2018)

Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, stamattina è andato all’attacco: “Oggi non solo sono stati espunti i soldi, così si legge nelle indiscrezioni perché nessuno ha visto il decreto, dell’anticipo per accelerare le opere ma anche il quinto lotto che è già stato approvato dal Cipe e bollinato dalla Corte dei Conti è ancora fermo al ministero delle Infrastrutture in attesa di quella verifica costi-benefici che questo governo ha voluto innescare e di cui a mio modo di vedere non c’era alcun bisogno”. “Il ritardo nell’erogazione di quei fondi – aggiunge Toti – se dovesse comportare anche un minimo ritardo nei lavori del Terzo Valico sarebbe un ulteriore imperdonabile danno per la città di Genova prodotto dalle politiche di questo governo che non comprendo”. L’augurio è che “si sblocchi il miliardo e 150 milioni del quinto lotto già approvato” ed entrino nel Decreto Genova “almeno in fase di conversione” i fondi ulteriori per il Terzo Valico “per accelerare i lavori”. E infine “che lo stesso decreto venga pubblicato visto che lo stiamo aspettando ormai da un tempo piuttosto imbarazzante”. All’attacco anche Chiamparino (“A questo punto, il rischio che si interrompa la seconda grande opera necessaria a fare in modo che Piemonte, Lombardia e Liguria diventino una delle grandi piattaforme logistiche d’Europa è sempre più vicino”) e i segretari generali di Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil, Vito Panzarella, Franco Turri e Alessandro Genovesi: “Chiediamo un incontro urgente al ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, non escludendo sin dai prossimi giorni iniziative di mobilitazione a difesa del lavoro e del futuro del Paese”.

Leggi sull’argomento: Così il governo Conte ha fregato le piccole emittenti televisive locali

Potrebbe interessarti anche