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«TAP, vogliamo le dimissioni degli eletti M5S»

neXtQuotidiano 27/10/2018

Il Movimento NO TAP chiede l’addio dei deputati e dei senatori dopo il sì del governo Conte al gasdotto. Poveri illusi…

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«Dimettetevi tutti»: il Movimento NO TAP “scopre” che il governo Lega-M5S non potrà fare nulla per fermare il gasdotto che deve arrivare a Meledugno e chiede le dimissioni degli onorevoli, dei senatori e dei ministri grillini che sono stati eletti in Puglia (campa cavallo…).

«TAP, vogliamo le dimissioni degli eletti M5S»

Ieri il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha messo fine alla tarantella ipocrita del TAP affermando pubblicamente quello che si sapeva da mesi se non da anni: è impossibile fermare il TAP perché bisognerebbe pagare penali che ammontano a decine di miliardi, il governo ha fatto tutto quello che poteva, gli accordi sono stati firmati dagli altri, arrivederci e grazie. Ovvero, un verdetto che si conosceva per lo meno dal 2015, quando anche il MoVimento 5 Stelle era venuto a conoscenza delle firme sugli accordi, ma che i grillini hanno finto di non sapere mandando anche il meraviglioso Alessandro Di Battista a dire che la TAP si poteva fermare in due settimane.

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Ciò nonostante, gli eletti grillini e in particolar modo la ministra per il Sud Barbara Lezzi hanno dato spettacolo per mesi promettendo ciò che non si poteva mantenere, come volpi nel pollaio degli attivisti che hanno obbedito nelle urne tributando un plebiscito al MoVimento 5 Stelle e alla fine sono rimasti con il cerino acceso in mano, esattamente come è capitato a tanti altri a Roma e altrove e continuerà a capitare.  Il rumoroso silenzio dei gruppi parlamentari pentastellati è stato interrotto dal durissimo comunicato di due senatori e una deputata M5S che recita così: «Sul Tap il ministro Costa sbaglia ancora. La mancata ottemperanza di varie prescrizioni risulta evidente. Confidiamo quindi nel lavoro della magistratura». I parlamentari sono i senatori meridionali Lello Ciampolillo e Saverio De Bonis e la deputata è Sara Cunial, eletta nel Veneto, lontano dalla Puglia, ma già famosissima per le sue posizioni sui vaccini.

Le dimissioni che non arriveranno mai

“Lo sanno i nostri governanti, o almeno una parte di essi, quello che abbiam subito in quelle campagne. Se gli ulivi potessero parlare, sarebbero testimoni di quanto stiamo scrivendo, la repressione gratuita che abbiamo subito nelle notti a controllare quello che succedeva nel cantiere. La documentazione è nelle loro stanze e non possono far finta di niente. Ma questo è scomparso dal mondo dell’informazione”, scrivono i No TAP su Facebook; “Non potete nascondervi dietro una frase ‘sono No Tap’ e dicendo che le autorizzazioni date sono legittime, di fatto, scaricando le responsabilità ad altri. Se avete le palle come le stelle rimettete il vostro mandato!”. E pubblicano le foto di chi secondo loro dovrebbe abbandonare lo scranno:

Un gesto che non servirà a nulla perché nessuno nel M5S si è mai dimesso per aver tradito le promesse con gli elettori dai tempi di Pizzarotti a Parma con l’inceneritore. E adesso che la poltrona è ancora più comoda, figuratevi…

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