Economia

Il taglio delle pensioni per l’inflazione? Non per tutti

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-05-03

Alcuni hanno incassato – non solo da gennaio a marzo, ma anche in aprile e maggio – assegni migliori del 2018, grazie al temporaneo ritorno ai più generosi “scaglioni Prodi”. Il rischio è che, dopo le elezioni europee, debbano restituire i soldi

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Valentina Conte su Repubblica oggi scrive che non tutti i pensionati italiani hanno avuto il mini-taglio delle pensioni sopra i 1.522 euro mensili ad aprile, per via del nuovo adeguamento all’inflazione introdotto dal governo gialloverde. Alcuni hanno dunque incassato – non solo da gennaio a marzo, ma anche in aprile e maggio – assegni migliori del 2018, grazie al temporaneo ritorno ai più generosi “scaglioni Prodi”. Il rischio è che, dopo le elezioni europee, forse a giugno, quando arriverà il conguaglio delle somme indebite – ricevute ma non dovute, in base alle nuove e peggiorative regole in vigore dal primo gennaio – alcuni pensionati debbano restituire, almeno in parte, 6 rialzi anziché 3.

Quanti siano i pensionati meno fortunati non si sa. Alcuni cedolini, come quelli mostrati in pagina (un pensionato ex statale e un altro ex dipendente privato), evidenziano la contraddizione. Il fenomeno – sentiti alcuni patronati – sembra sparso in tutta Italia a macchia di leopardo. E nessuno sa giustificarlo.

Un errore tecnico, con ogni probabilità. Ma anche una scomoda realtà per molti cittadini, costretti a navigare nel buio delle informazioni. La stessa Inps, nel comunicato del 10 aprile in cui confermava il ricalcolo della perequazione da aprile, affidava ad un ulteriore “messaggio” le modalità e la data del conguaglio. Messaggio mai arrivato.

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Né d’altro canto si può derubricare la faccenda a pochi spiccioli visto che l’erario incassa dal nuovo “calcolo per fasce” dell’inflazione ben 3,6 miliardi (al lordo delle tasse) in tre anni e 17 miliardi nel decennio 2019-2028. Per 5 milioni e mezzo di pensionati il sacrificio oscilla tra 300 a oltre 1.600 euro lordi nel triennio 2019-2021.

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