Ma Susanna Ceccardi pensa che basti il cuore immacolato di Maria per salvarci dal Riscaldamento Globale?

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2019-09-20

Se c’è un partito che ha fatto della propaganda contro i migranti un’arma per vincere le elezioni è la Lega. Eppure oggi l’europarlamentare Susanna Ceccardi ci ha dimostrato di non aver capito le conseguenze del Global Warming sulle migrazioni sfottendo Carola Rackete con un beffardo “ma cosa c’entrano i migranti col clima?”. Il problema è, cara onorevole, che c’entrano eccome.

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L’europarlamentare Susanna Ceccardi (che fino a poco fa ricopriva il doppio incarico pagato coi nostri soldi di sindaca di Cascina e consigliera di Salvini) ha voluto dimostrare oggi quanto i leghisti non hanno capito perché è importante combattere il cambiamento climatico. Il pretesto è l’intervento di Carola Rackete ieri a Piazza Pulita. L’ex comandante della Sea Watch 3 ieri a Piazza Pulita a sottolineato l’esigenza di adottare comportamenti più verdi per salvaguardare l’ecosistema.

Il senso di Susanna Ceccardi per il cambiamento climatico

È lo spirito del movimento Fridays for Future che proprio oggi sta vedendo milioni di ragazze e ragazzi scendere in piazza per una serie di manifestazioni e scioperi a favore del clima. Matteo Salvini su Facebook ha descritto così la Rackete «”un’ecologista” che vuole salvare il pianeta e l’umanità dall’aumento delle temperature». L’eurodeputata Ceccardi invece si è posta domande molto più interessanti «che c’entrano i migranti col clima??» invitando l’attivista tedesca ad andare «a salvare gli orsi al Polo Nord invece che rompere le scatole nel Mediterraneo».

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In realtà la Lega dovrebbe essere in prima linea contro i cambiamenti climatici e dovrebbe gioire se qualcuno si occupa di salvare il pianeta dall’aumento delle temperature. I fenomeni migratori, il global warming, la desertificazione, la distruzione degli habitat naturali sono tutti fenomeni interconnessi. Ad esempio, giusto per guardare a casa nostra, un aumento del livello del mare dovuto allo scioglimento dei ghiacciai costringerebbe milioni di italiani a diventare migranti climatici perché le città costiere non sarebbero più abitabili. Ma tra gli effetti del cambiamento climatico non c’è solo l’ingressione marina (il fenomeno della sommersione di terre emerse da parte del mare). Ci sono anche il collasso degli ecosistemi naturali, l’inaridimento del suolo con la drammatica conseguenza della difficoltà dell’agricoltura globale di sfamare miliardi di persone. Altri milioni di persone a causa della crisi idrica invece saranno costrette a spostarsi altrove.

Ma la Lega ci vuole riempire di migranti climatici?

Secondo la Banca Mondiale se la tendenza non verrà invertita entro il 2050 almeno 140 milioni di persone saranno costrette ad emigrare solo per avere la possibilità di sopravvivere. Ora noi siamo abituati alla propaganda della Lega che ci martella in maniera ossessiva riguardo al fatto che i migranti che arrivano in Italia non stanno scappando dalla guerra e quindi non hanno il diritto di chiedere asilo politico o anche solo di entrare nel nostro Paese. Eppure già adesso molte delle persone che cercano di venire in Europa lo fanno perché spinte dalla fame, dalle carestie o dalle inondazioni. La situazione non potrà che peggiorare nei prossimi anni se non facciamo qualcosa ora.

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Fonte: World Bank Report Groundswell – Preparing for internal climate migration

Nella peggiore delle ipotesi ci troveremo a dover affrontare flussi migratori imponenti, nella sola Africa subsahariana 86 milioni di persone potrebbero trovarsi a dover lasciare le proprie case a causa della crisi climatica. Molti di loro si sposteranno (come già succede) in altri paesi del Continente, ma senza dubbio molti proveranno a venire in Italia dove magari troveranno Susanna Ceccardi e gli eredi del leghismo che ancora ci spiegheranno che questi non scappano dalla guerra e che gli ambientalisti devono pensare a salvare gli orsi polari (che saranno probabilmente estinti). In Germania invece stanno messi meglio di noi. Il governo ha trovato in questi giorni  un accordo sul maxi-piano di investimenti ‘green’  da 40 miliardi di euro. Misure a favore del clima con il quale la Cancelliera Angela Merkel  ha intenzione di ridurre drasticamente le emissioni inquinanti e produrre il 65% della sua energia da fonti rinnovabili entro il 2030.

Fermate il furore ideologico di Susana Ceccardi

Nessuno infatti chiede all’onorevole Ceccardi di andare a salvare foche e pinguini. E nemmeno di salvare i migranti nel Mediterraneo. L’ex sindaca di Cascina come tutti i policymaker può agire ad un altro livello, con una portata ben più ampia. Ma purtroppo l’eurodeputata Ceccardi è impegnata letteralmente a sfottere quelli che possono evitare un disastro ecologico e umanitario. I leghisti parlano di invasione quando qualche decina di migliaia di persone entra nel Paese. Il futuro ci riserva movimenti migratori ben più drammatici nelle loro conseguenze.

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Susanna Ceccardi è però impegnata a combattere contro le comuniste ecologiste e l’ideologia a scuola. Lo fa con piccolo gesti concreti. Ad esempio denunciando  la presenza in un libro di testo delle scuole primarie di  un racconto su una “zingarella”. Quel racconto è tratto da Girogirotonda, un libro pubblicato da Federico Taddia sedici anni fa. Ma come già accaduto per altri libri “proibiti” la Lega non va per il sottile. Secondo la Ceccardi la storiella ha lo scopo di insegnare ai piccini il valore dell’illegalità perché Dorin è una zingarella che vende fazzoletti ai semafori. Detto da un’esponente di partito che ha candidato uno che ha patteggiato per bancarotta e che non ha ancora saputo spiegare che fine hanno fatto 49 milio di euro il gesto criminale della “piccola Rom” sicuramente è da pena di morte.

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La storia di Dorin non è per certi versi dissimile a quella della Piccola Fiammiferaia (illegale?) e nel libro non è nemmeno specificato se è Rom o meno. Taddia ha spiegato che il suo «è un racconto contro etichette e pregiudizi», un racconto che può aiutare a far riflettere sui diritti di quei bambini che molti loro coetanei vedono chiedere l’elemosina ai semafori. Esattamente il messaggio opposto da quello “letto” dalla Ceccardi che ritiene che nel libro si insegni “l’accattonaggio al semaforo”.

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Ma se avesse letto “La capanna dello Zio Tom”  avrebbe fatto abbattere la capanna?

C’è chiaramente un problema di fondo, non sui pregiudizi (perché dire che Dorin è una “zingarella” se non c’è scritto?) ma di banale comprensione del testo. In fondo già in passato la Ceccardi aveva dimostrato di non aver capito il senso del testo di Imagine di John Lennon e ce lo aveva rivelato per prima a 45 anni dall’uscita di quella canzone immortale.

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