Dietrofront: Susanna Ceccardi adesso è antifascista

di Mario Neri

Pubblicato il 2020-07-14

«Ma io sono antifascista. Solo che aveva senso chiedermelo nel 1944, quando voleva dire rischiare sulla propria pelle. Oggi è troppo facile». Susanna Ceccardi ci ripensa e dopo l’intervista a Repubblica Firenze in cui diceva che non aveva senso definirsi antifascisti, dice che lei è antifascista. Lo fa durante il confronto con il candidato del …

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«Ma io sono antifascista. Solo che aveva senso chiedermelo nel 1944, quando voleva dire rischiare sulla propria pelle. Oggi è troppo facile». Susanna Ceccardi ci ripensa e dopo l’intervista a Repubblica Firenze in cui diceva che non aveva senso definirsi antifascisti, dice che lei è antifascista. Lo fa durante il confronto con il candidato del centrosinistra Eugenio Giani organizzato da La Nazione che oggi il quotidiano riporta e nel quale utilizza la tecnica di andare all’attacco per uscire dal buco in cui si è infilata con la difesa:

«Ce li vedete oggi Enrico Rossi, Matteo Renzi o Eugenio Giani col fucile a Monte Morello o sulla Linea Gotica a fare la Resistenza? Le bandiere della sinistra che sventolano per l’antifascismo sono facili da sbandierare, ma il Pd ha abbandonato i deboli. Ed essere antifascisti non è solo andare a Sant’Anna di Stazzema una volta l’anno». Pensare che le parole di Ceccardi a Repubblica ieri erano state apprezzate sia da Fratelli d’Italia che Forza  Italia e anche tra i leghisti avevano riscosso successo. Tanto che il consigliere regionale del Carroccio Jacopo Alberti in un’intervista a Rtv 38 aveva difeso la linea Ceccardi: «Ha ragione Susanna a dire che sono fuori moda il fascismo e l’antifascismo».

susanna ceccardi antifascista

Nel pomeriggio però arriva il colpo di scena. Prima in una diretta Facebook e poi nel faccia a faccia con lo sfidante moderato dalla direttrice della Nazione Agnese Pini, Ceccardi si riposiziona dicendosi sì antifascista ma rinnovando i suoi dubbi sul senso di prendere una posizione oggi. È Giani che la spinge a farlo. Prima si presenta regalandole “Bella Ciao”, un testo sulla Resistenza. Poi la incalza: «Sui valori dell’antifascismo siamo distanti». E Ceccardi sbotta: «Io sono antifascista, mai avuto problemi a definirmi anche in passato»

Prosegue quindi la raffinata strategia di Salvini & Ceccardi per cercare di guadagnare voti “di sinistra” sul modello – che non ha funzionato, chissà perché – di Lucia Borgonzoni in Emilia-Romagna. Dopo la solidarietà al ragazzo svillaneggiato perché omosessuale e la polemica contro “certa gente di sinistra” su Imagine, il lavaggio del cervello funzionerà?

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