Il rischio di proteste sociali e i supermercati sotto scorta al Sud

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-28

L’allarme del Viminale e degli 007: i supermercati sotto scorta

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I primi disordini legati all’emergenza Coronavirus SARS-COV-2 e COVID-19 e le voci sugli assalti ai supermercati, tentati per la prima volta a Palermo un paio di giorni fa, fanno lanciare un allarme al Viminale e agli 007: c’è un rischio di scoppio di proteste sociali al Sud. Spiega oggi Alessandra Ziniti su Repubblica:

Da ieri mattina polizia, carabinieri e guardia di finanza stazionano davanti agli ipermercati di Palermo. L’ipotesi che si possa ripetere quanto già successo giovedì pomeriggio quando un gruppo organizzato si è presentato alle casse di un punto vendita Lidl con i carrelli pieni di provviste al grido: «Basta stare a casa, non abbiamo soldi per pagare, dobbiamo mangiare» non è affatto remota. Anche perché la chiamata ai saccheggi dei supermercati di chi è rimasto senza un reddito corre veloce sui social e si aggiunge agli scippi per strada dei sacchetti della spesa in Campania, ai taccheggi continui di merce sugli scaffali, alle rapine ai punti vendita aperti. In tutto il Mezzogiorno dove l’economia sommersa del lavoro nero che dà da mangiare a quasi 4 milioni di persone è già allo stremo senza sussidi in vista.

«È una situazione molto delicata che seguiamo con estrema attenzione nei suoi profili di ordine pubblico ma da disinnescare innanzitutto con interventi sociali. È evidente che in una emergenza del genere le regioni del Mezzogiorno sono ad alto rischio», dicono al Viminale che ha già dato indicazioni ai Comitati per l’ordine e la sicurezza pubblica di accendere un faro speciale sulle situazioni più delicate.

assalto supermercato lidl palermo

Non c’è molto tempo per approntare interventi che evitino che all’emergenza sanitaria si affianchi quella sociale. C’è un report riservato dell’intelligence interna, arrivato a Palazzo Chigi, che segnala un «potenziale pericolo di rivolte e ribellioni, spontanee o organizzate, soprattutto nel Mezzogiorno d’Italia dove l’economia sommersa e la capillare presenza della criminalità organizzata sono due dei principali fattori di rischio».

Uno scenario disegnato mettendo insieme una serie di episodi già avvenuti in Sicilia, in Campania, in Puglia, dove ormai si rischia lo scippo dei sacchetti della spesa e dove non c’è giorno che una farmacia non subisca un assalto armato. A Bari l’assessora Francesca Bottaloci è dovuta andare di persona a portare due pacchi della spesa ad una famiglia che aveva postato un video mentre gridavano dal balcone di casa:« Non abbiamo più soldi, non abbiamo più niente. Venite a vedere».

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