Quello che non torna nella storia dei 151mila malati in terapia intensiva a giugno

di Vincenzo Vespri

Pubblicato il 2020-05-01

Ma perché tutto in Italia deve essere ammantato di segretezza? La matematica ha (o almeno aveva) il vantaggio di essere incontrovertibile. Come diceva Orwell la democrazia è poter dire pubblicamente che 2+2 fa 4. Solo i dittatori dicono che 2+2 non fa necessariamente 4 ma può fare 5 o anche 6. Orwell prendeva spunto da …

article-post

Ma perché tutto in Italia deve essere ammantato di segretezza? La matematica ha (o almeno aveva) il vantaggio di essere incontrovertibile. Come diceva Orwell la democrazia è poter dire pubblicamente che 2+2 fa 4. Solo i dittatori dicono che 2+2 non fa necessariamente 4 ma può fare 5 o anche 6. Orwell prendeva spunto da una invettiva di Victor Hugo contro Napoleone III “Adesso, si prendano sette milioni e cinquecentomila voti per dichiarare che due più due fa cinque, che la linea retta è la strada più lunga, che l’intero è più piccolo delle sue parti; lo si faccia dichiarare [anche] da otto milioni, da dieci milioni, da cento milioni di voti, ma non si sarà andati avanti di un passo”.

comitato tecnico scientifico 151mila terapia intensiva a giugno sbagliato o no
fonte: il report del Comitato tecnico scientifico

Adesso l’approccio del potere è diverso. Perché dichiarare il falso? Perché esporsi al ridicolo dicendo che 2+2=3? Si, è vero, come aveva capito Goebbles, che se ripeti delle menzogne per un numero sufficiente di volte, queste alla fine diventeranno verità, ma perché prendersi tutto questo disturbo? E’ molto più comodo prendere a caso un esperto (vero, presunto? Poco importa), gli si fa sparare una cifra (più o meno a caso) e costringi tutti gli altri a spaccarsi le meningi a fare reverse engineering per capire da dove vengano quei numeri. Situazione che ricorda la Guida galattica degli autostoppisti. Lì il computer aveva sputato fuori come “risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l’universo e tutto quanto” il numero 42 ma nessuno sapeva cosa rappresentasse, da dove venisse fuori, che cosa significasse. Questo è un problema molto serio dell’Artificial Intelligence. Nel Deep Learning, le reti neuronali sparano velocemente un risultato, ma non si sa da dove provenga. Capire l’origine della loro decisione è una disciplina difficile, si chiama “explainability” e sta muovendo adesso i primi passi. Questa è la ragione per cui il deep learning è usatissimo o per battere campioni di scacchi e go (i campioni mondiali di queste discipline sono programmi di computer) perché se il programma prende una cantonata poco importa (al più perde una partita di scacchi) , ma non può venire usato per sovrintendere una batteria missilistica. Potrebbe nascere una terza guerra mondiale da un algoritmo sbagliato. E questo capita già in Finanza: è gia successo che questi algoritmi neurali abbiano causato crack di borsa proprio perché l’artificial intelligence non è “intelligente” come intendiamo noi. Almeno non ancora.

comitato tecnico scientifico 151mila terapia intensiva a giugno sbagliato o no 1
fonte: il report del Comitato tecnico scientifico

L’altro giorno il governo ha basato la sua decisioni di non far ripartire l’Italia sulla base di un parere di una commissione tecnica che ha previsto ben 151.000 ricoveri in terapia intensiva entro giugno qualora non fossero state prese adeguate misure. Da dove veniva questo numero? Si capiva ben poco da un documento decisamente monco e senza adeguate spiegazioni. Non si capiva neanche se fosse una bozza interna o se fosse stato secretato o meno (ma perché mai secretare un documento così?). La Holding Carisma ha, per prima, avanzato dubbi sulla correttezza di quei numeri che sembravano, a prima vista, esagerati. Le motivazioni però addotte da Carisma non erano per nulla convincenti da un punto di vista matematico. Ma bisogna riconoscere il merito a Carisma di aver spinto il Comitato Scientifico a dare maggiori spiegazioni sul modello. E queste spiegazioni pubbliche ci hanno dato la certezza che Carisma non errava: le stime del CT sono chiaramente sbagliate. Per una descrizione puntuale degi errori rimando al post del Presidente di Carisma Giovanni Cagnoli intitolato “la Matematica non è un’opinione” scritto qualche ora dopo le spiegazioni del CT. Qui invece di addentrarsi in stime matematiche, facciamo un conto “spannometrico” ed intuitivo per far capire l’errore. Per farlo usiamo la “prova del nove”.

giuseppe conte assembramento ponte genova

Prima dell’avvento delle calcolatrici tascabili si verificava con un semplice test se la moltiplicazione fatta fosse giusta o meno. Il test si chiamava per appunto la prova del nove. Nel nostro caso la prova del nove consisterà nell’ applicare il modello a dati noti. Se il modello è corretto i numeri sputati dal modello saranno vicini a quelli effettivi. Se spara numeri a caso vuol dire che il modello è sbagliato. Non posso essere stra-preciso perché non sono riuscito a procurarmi la distribuzione per età dei contagiati italiani ma ho, invece, quella spagnola e gli spagnoli sono più giovani degli italiani e quindi la stima è sicuramente conservativa. La metà dei contagiati spagnoli ha più di 60 anni e terremo conto solo di questi over sixty (anche questo è conservativo). Secondo la tabella mostrata in TV dall’esperto del CT, la probabilità media di finire in situazione critica è di 3.8/4 %. Secondo il modello del CT, gli Italiani che hanno avuto il virus al 31 marzo erano il 3% della popolazione (1.8 mln). Riduciamoli a la metà (900.000) per limitarci agli over-sixty. Applichiamo il modello del CT Ministeriale, ossia prendiamo di questi il 4%. per ottenere qualora il modello del CT fosse attendibile, che lo scorso 31 Marzo avremmo dovuto avere ben 36000 casi critici. Facciamo la prova del 9. Quanti erano effettivamente i casi critici il 31 Marzo? Fonte del CT stesso: erano solo 13.000 Quindi un errore di circa il 250%… Forse però i 13.000 casi critici si riferivano alla sola Lombardia e quindi non dovevamo prendere i dati di tutta l’Italia… Va beh, vi risparmio i conti ma viene che il modello del CTS produrrebbe solo (!) 24.000 casi critici. Quindi un errore un po’ più modesto…un po’ meno del 100%.

silvio brusaferro iss coronavirus picco plateau

Ora questi numeri sono molto, ma molto importanti per i cittadini italiani. Significa tener chiuse attività, tener chiusi i luoghi di culto, tener chiuse le scuole. Possiamo avere il diritto di sapere da dove vengano quelle previsioni sul numero di pazienti critici che sono la ragone di questo prolungato lockdown? Possiamo verificare che i conti siano o meno corretti? O i vaticini di queste enne commissioni di esperti che decidono della nostra vita e delle nostre libertà, per il momento ancora sancite dalla Costituzione, sono da considerarsi atti di fede? E l’eretico che osa avere dei dubbi, deve essere condannato al rogo, o meglio, bruciato vivo dal lanciafiamme evocato da qualche governatore per punire chi avesse osato violare i sacri DPCM?

Leggi anche: Il Remdesivir funziona contro il Coronavirus?

Potrebbe interessarti anche