“Ho commesso una leggerezza”, cosa ha detto Soumahoro a PiazzaPulita | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-11-25

Le parole del deputato che si è auto-sospeso dal gruppo parlamentare Verdi-Sinistra Italiana

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Dopo il doppio incontro con Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. Dopo l’annuncio della sua decisione di auto-sospendersi dal gruppo parlamentare dell’alleanza Verdi-Sinistra Italiana (i due partiti che avevano sostenuto la sua candidatura come indipendente). Dopo le polemiche e le inchieste giornalistiche che sembrano aver scoperchiato il classico vaso di Pandora sulla gestione di due cooperative guidate dalla moglie e della suocera (quest’ultima indagata dalla Procura di Latina per malversazione). Dopo tutto ciò, il deputato Aboubakar Soumahoro ha raccontato la sua verità, la sua versione dei fatti, a PiazzaPulita. Ha chiesto scusa per il video in lacrime in cui accusava tutto e quasi tutti, ha spiegato le dinamiche del suo ruolo di sindacalista della Lega Braccianti e si è detto all’oscuro di molte delle problematiche emerse all’interno di quelle cooperative.

Soumahoro ha raccontato la sua versione dei fatti a PiazzaPulita

Aboubakar Soumahoro ha scelto il palcoscenico di PiazzaPulita (su La7) per raccontare la sua versione dei fatti. Ed tra i tanti passaggi del suo intervento, ha voluto sottolineare un aspetto:

“Non sapevo nulla (delle indagini, in riferimento a quella aperta nel 2019, ndr), se fossi stato a conoscenza non mi sarei nemmeno candidato per come sono fatto. Non mi perdono la mia leggerezza”.

Formigli insiste sul ruolo della moglie, sottolineando una possibile incongruenza: non sapeva oppure la sua compagna gli ha mentito? Soumahoro ha spiegato di essere a conoscenza, da tempo, del problema dei ritardi nei pagamenti degli stipendi e ha spiegato così i fatti:

“La mia famiglia gestisce un centro di accoglienza, ma quella gestione è lì da una ventina d’anni e la mia compagna l’ho conosciuta nel 2018 quando quell’attività già esisteva – spiega – Prima di conoscere la mia attuale compagna ero colui che era nei luoghi in cui bisogna combattere queste situazioni. Una volta che l’ho conosciuta, erano già all’interno della gestione dei centri d’accoglienza, mi risultava che la cooperativa era virtuosa. C’era una pagina intera sul Corriere della Sera con 70 persone responsabili di una buona impresa, c’era la foto della mamma della mia compagna. Successivamente sono venuto a sapere che c’erano degli stipendi non pagati. Le chiedo come mai, perché è la ragione delle mie lotte. La risposta che ho ricevuto è che vi erano ritardi nei pagamenti da parte della Pubblica amministrazione, che dà l’appalto. In uno dei centri ci sono stato, le condizioni che ho visto non corrispondeva a queste immagini. Ho commesso una leggerezza, avrei dovuto non solo improvvisare delle visite ma andando a verificare. Le testimonianze che ho sentito, bene hanno fatto lavoratrici e lavoratori a rivendicare il loro diritto. E chi ha sbagliato dovrà rispondere”.

E Soumahoro torna a parlare anche del caso dei bilanci della Lega Braccianti, con le accuse – tra le altre – che sono tornate in auge nei giorni scorsi sui fondi raccolti.

“Non ho usato quei soldi per finanziare la mia scalata politica. Anzi, ci ho anche rimesso. Chi mi accusa oggi che con me ha fondato l’associazione Lega Braccianti, successivamente è tornato nell’Usb. Mi avevano chiesto di destinare loro, in forma di stipendio, i soldi della donazione. Ho detto che i soldi raccolti servivano a finanziare la causa”.

(foto e video: da “PiazzaPulita“, La7)

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