“Non possiamo attendere oltre”, nervi tesi tra Fratoianni, Bonelli e Soumahoro

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-11-24

Questa sera, il deputato appena eletto sarà ospite di Corrado Formigli per raccontare la sua verità

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Un confronto lontano dalle telecamere, perché il caso è diventato – inevitabilmente – anche politico. Ma Aboubakar Soumahoro racconterà la sua verità questa sera a PiazzaPulita, ospite di Corrado Formigli su La7. Dopo la mole di segnalazioni pubbliche attorno all’operato delle cooperative gestite dalla moglie e dalla suocera (che ora risulta indagata dalla Procura di Latina per “malversazione”) del deputato appena eletto, è andato in scena il primo confronto a tre con Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana) e Angelo Bonelli (Europa Verde), i due partiti che avevano puntato moltissimo sulla candidatura del sindacalista. E da quella riunione non sembrano essere emerse grandi novità.

Soumahoro ha fatto perdere la pazienza a Bonelli e Fratoianni

Come riporta il quotidiano la Repubblica, Soumahoro ha detto ai leader dei due partiti – che alle ultime elezioni si sono presentati in alleanza – di star preparando la difesa insieme ai suoi legali. Ma, all’unisono, sia Fratoianni che Bonelli hanno ribattuto spiegandogli che la versione ufficiale dei fatti doveva essere già pronta. Perché oltre al sindacalista, nel mirino delle critiche sono finiti proprio i due partiti che lo hanno candidato e che gli hanno consentito di ottenere uno scranno a Montecitorio.

“Dovevi farlo prima, aspettiamo da una settimana. Noi non possiamo stare sulla graticola un altro giorno”.

Questa la risposta di Bonelli a Fratoianni dopo che Soumahoro ha annunciato di esser pronto a raccontare la sua verità, la sua versione dei fatti contestati (ora anche dalla Procura che ha indagato la suocera) questa sera a PiazzaPulita. E su di lui aleggia ancora l’ombra della sospensione dal partito che, ovviamente, non comporterebbe un’esclusione dal Parlamento visto che – senza un partito di riferimento alla Camera – finirebbe direttamente all’interno del gruppo Misto. E ora, anche da fonti interne al Partito Democratico, emergono voci di chi sostiene di aver avvertito i leader di Sinistra Italiana ed Europa Verde fin dalla scelta di quella candidatura, ritenuta “opaca”.

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