Politica
Il sondaggio sull'obbligo dei vaccini a scuola
neXtQuotidiano 14/09/2017
La Stampa pubblica i risultati di una rilevazione di Piepoli. E, nonostante la propaganda antivax, sono sorprendenti
La Stampa pubblica oggi i risultati di un sondaggio sulle vaccinazioni obbligatorie a scuola e nonostante quanto si legge sui social network i risultati della rilevazione sono sorprendenti. Quasi il 70% degli ascoltati infatti è favorevole all’obbligo dei vaccini a scuola e le loro motivazioni sono che i vaccini salvano la vita e hanno fatto sparire malattie dello scorso secolo, le prevengono e non ci sono studi che affermano che i vaccini fanno male. Ovvero, pare che un buon numero di italiani si sia accorto che gli “studi” che tanti effettuano o propagandano su internet (senza però avere il coraggio di sottoporli alla comunità scientifica per ovvi motivi) non sono attendibili. Nell’articolo della Stampa Piepoli riepiloga anche i risultati dei contrari:
Più di un quarto degli intervistati, infatti, si è dichiarato favorevole alla non obbligatorietà dei vaccini per gli scolari, mentre i due terzi degli italiani risultano essere favorevoli all’obbligatorietà della vaccinazione per chi va a scuola. Se ci concentriamo sulle ragioni addotte dagli uni e dagli altri, fra i «liberali» nei confronti della vaccinazione domina l’idea che le case farmaceutiche ci guadagnino (10%) e che ognuno debba essere libero di decidere come vuole (7%).
Guardando invece ai favorevoli, più di un quarto degli italiani esprime correttamente l’idea che i vaccini salvano la vita (26%), che hanno fatto sparire malattie che agli inizi dello scorso secolo facevano stragi (18%) o che sono una vera e propria opera preventiva contro le malattie (15%). Se sommiamo queste tre percentuali, possiamo affermare che più di un italiano su due si rifà a queste tre motivazioni.
Confortanti anche i risultati sulla questione dell’obbligo come legge dello stato. Secondo la grande maggioranza degli intervistati (41% + 31%) “se c’è una legge dello Stato si deve rispettare”. Per i “ribelli” e le mammine informate per il ritorno della poliomelite sarà per un’altra bufala.
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