Come i #senzadime hanno preso la proposta di Renzi sul governo istituzionale con PD e M5S

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-08-11

Stupore, accuse di tradimento, negazioni dell’evidenza e della realtà: gli attivisti che su Twitter dicevano no a un governo PD-M5S spiazzati da Renzi che li ha scavalcati a sinistra

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Matteo Renzi ha pubblicato sulla sua pagina facebook l’intervista rilasciata al Corriere della Sera in cui apre a un governo istituzionale che metta insieme Partito Democratico e MoVimento 5 Stelle per annullare le clausole IVA e votare la riduzione dei parlamentari proposta da Di Maio & Co.

Come i #senzadime hanno preso la proposta di Renzi sul governo istituzionale con PD e M5S

Naturalmente l’apertura di Renzi, che lascia solo il segretario del PD Nicola Zingaretti a chiedere le elezioni, ha comprensibilmente shockato il movimento del #senzadime, che riconoscendosi in lui aveva detto no a qualsiasi tentativo di avvicinamento con il M5S minacciando di lasciare il partito in caso contrario. La maggior parte dei #senzadime si dedica, come Chicca, alla negazione della realtà oggettiva sostenendo che Renzi ha aperto a un governo istituzionale e non a un governo con i grillini. Dimentica però volutamente un dettaglio: il governo che Renzi ha proposto strizza l’occhio all’unica proposta fatta dai grillini in shock da perdita di poltrone in questi giorni, ovvero votare il taglio dei parlamentari: «Oggi la cosa è semplice: i 5 Stelle hanno scommesso molto su questa riforma. A me non piace. Ma devo ammettere che hanno ragione loro quando dicono che sarebbe un assurdo fermarsi adesso, a un passo dal traguardo. Si voti in Aula in quarta lettura e si vada al referendum: siano gli italiani a decidere». 

Già questo dovrebbe far comprendere anche ai più puri oppositori della realtà oggettiva che Renzi ha oggettivamente proposto un governo con i grillini, anche se ha accuratamente evitato l’argomento nella presentazione della sua intervista sulla sua pagina FB, dove non nomina per niente il taglio dei parlamentari ma parla di sistema istituzionale da cambiare e di clausole di salvaguardia IVA da bloccare.

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Anche Calenda ha il suo bel daffare a spiegare la realtà a chi dice che in realtà la proposta è per tutti (è per tutti sì ma va contro uno, Salvini, e accoglie le proposte dell’altro, il M5S, quindi non è per tutti).

I #senzadime e la negazione della realtà

Il povero Calenda non può certo da solo spiegare a tutti che due più due fa quattro, ma c’è anche chi ha capito benissimo dove vuole andare a parare Renzi e, coerentemente, dice di non essere d’accordo e di ritenere incomprensibile la scelta dell’ex segretario. E c’è anche chi lo attacca perché “dei renziani non ci si può fidare mai, nemmeno quando per opportunismo, non per responsabilità, dicono di voler fare la cosa giusta come ha fatto Renzi”.

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C’è anche chi ipotizza che Renzi sia stato sostituito da un clone teleguidato da Casaleggio e chi dice che Mattarella dovrebbe proporre il governo, evidentemente senza ricordare come è finita l’ultima volta che il presidente della Repubblica ha fatto una proposta (quella di Cottarelli): è stato lasciato con il cerino acceso in mano, dalla Lega e dal M5S com’era prevedibile, ma anche dal Partito Democratico. senzadime renzi governo istituzionale 3

C’è anche chi fa notare che il governo di tutti contro Salvini potrebbe portare la Lega al 60% (un’ipotesi tutt’altro che peregrina, ma molto dipende da chi sarà il leader di quel governo e da come sarà composto), mentre altri cominciano a criticare anche il senatore di Scandicci.

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La gamma di reazioni è quasi completata. Ora bisognerà vedere cosa succede se si passa dalle parole ai fatti.

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