Buon anniversario! Oggi sono sei mesi che è chiusa la metro a Repubblica

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-04-23

Dopo il crollo in occasione del passaggio dei tifosi del CSKA Mosca la stazione, poi seguita da Barberini e Spagna, è ancora off limits per romani e turisti. Così come piazza di Spagna

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L’anniversario è stato festeggiato con un cartello che recita a caratteri cubitali “Vergogna” e, in piccolo, le scuse ai turisti. Oggi infatti sono sei mesi che la stazione metro di Repubblica, una delle più centrali e importanti di Roma, è chiusa. Dopo il crollo in occasione del passaggio dei tifosi del CSKA Mosca la stazione, poi seguita da Barberini e Spagna, è ancora off limits per romani e turisti. Così come piazza di Spagna, nonostante gli annunci dell’assessora alla Roma Immobile Linda Meleo. Il Corriere Roma festeggia l’anniversario:

Oggi si compiono esattamente sei mesi da quando la fermata Repubblica della linea «A» della metropolitana è stata chiusa: dal 23 ottobre del 2018 in seguito alla rottura della scala mobile sul quale si trovavano i tifosi russi, in occasione della partita tra la Roma e il Cska di Mosca. Sei mesi durante i quali commercianti e residenti hanno subito disagi di ogni tipo, culminati in ripetute proteste per l’abbandono della zona che nelle mattine di Pasqua e Pasquetta sono culminate con l’affissione dei cartelli.

Il leader della rivolta, Angelo Mantini, titolare del negozio di abbigliamento «Esedra 58», nel raccontare la disfida dei cartelli di protesta ha deciso anche di tenere un «diario di bordo» per raccontare tutto quello che accade sulla piazza: «Faccio continue ricerche – racconta – e racconto anche tuttodei personaggi che passano qui. Sono con un megafono ad un banchetto e non ho intenzione di fermarmi».

vergogna metro repubblica

L’odissea della fermata Repubblica si unisce anche a quella di Barberini, tuttora sotto sequestro e chiusa da un mese, il 21 marzo, e da quella di piazza di Spagna, anch’essa bloccata: tre stazioni che hanno la comune caratteristica di avere solo scale mobili per poter risalire, e quindi se si rompono non c’ènulla da fare. Una classica scala con i gradini, infatti, non c’è (fa eccezione Flaminio e per questo è potuta rimanere aperta).

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