Se Di Maio torna da Salvini deve prendersi anche Giorgia Meloni

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-08-25

A Di Maio dai Direttivi di Camera e Senato lo hanno spiegato chiaramente: un nuovo accordo con la Lega aprirebbe una faglia nei gruppi parlamentari, soprattutto a Palazzo Madama. “Potremmo trovarci costretti a far entrare in maggioranza altri partiti per reggere”

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Vi ricordate? Prima del voto avevamo ipotizzato una coalizione M5S-Lega-Fratelli d’Italia che avrebbe potuto prendere il nome di Patto di Neanderthal. Ebbene, come spiega Luca De Carolis oggi sul Fatto Quotidiano, l’ipotesi di un allargamento dei gialloverdi al nero pece potrebbe diventare presto addirittura una necessità se il M5S chiude la trattativa con il Partito Democratico senza trovare la quadra:

Tornare con la Lega non dispiacerebbe neanche allo stesso Di Maio, a determinate condizioni (anche se il capo politico giura di non aver mai risposto alle offerte di Matteo Salvini, pronto a concedergli la poltrona di presidente del Consiglio). Ma i numeri, più che gli scrupoli, sono una muraglia alla nostalgia di alcuni. Perché a Di Maio dai Direttivi di Camera e Senato lo hanno spiegato chiaramente: un nuovo accordo con la Lega aprirebbe una faglia nei gruppi parlamentari, soprattutto a Palazzo Madama. “Potremmo trovarci costretti a far entrare in maggioranza altri partiti per reggere”, osserva un big di quelli che sanno fare di conto.

lucia azzollina m5s
Di Maio infatti si trova nel bel mezzo di un dilemma del prigioniero elettorale: da una parte ci sono gli eletti grillini che non hanno alcuna intenzione di tornare con Salvini e potrebbero lasciare il partito mettendo in difficoltà la maggioranza sia alla Camera che al Senato. Quindi il forno con la Lega dovrebbe essere in teoria chiuso. Ma dall’altra parte ci sono militanti e attivisti che non aspettano altro che il voto su Rousseau per bocciare il governo PD-M5S. E questo getterebbe Di Maio tra le braccia di Salvini. Oppure verso le elezioni. Dove vuole andare Di Battista e pochi altri nel M5S perché sanno che perderebbero i grandi numeri di oggi. E allora l’unica strada potrebbe essere il Patto di Neanderthal. Con tutto quello che ne consegue.

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