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Le quattromila sardine a Palermo
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2019-11-23
Dopo Bologna, Modena e Sorrento, sono migliaia le ‘sardine’ che hanno invaso piazza Verdi al grido di “fuori la Lega da Palermo” e “siamo tutti antifascisti”
Dopo Bologna, Modena e Sorrento, sono migliaia le ‘sardine‘ che hanno invaso piazza Verdi al grido di “fuori la Lega da Palermo” e “siamo tutti antifascisti”. Sull’onda del successo registrato nelle altre città la manifestazione, grazie al tam tam sui social, ha contagiato anche il capoluogo siciliano. E all’invito lanciato da diversi gruppi sorti su Facebook, poi confluiti nel movimento unico “6000 sardine – Palermo non si lega”, hanno risposto in migliaia, almeno duemila.
Ste #sardine a Palermo con bella ciao, #hannomandato di traverso la cena al #capitone ???????????????????? pic.twitter.com/wEnNB7jtFH
— Gianni Quadrini2 (@Gianni_Pisa) November 22, 2019
Presente anche il sindaco Leoluca Orlando. Sulla folla, che numerosa si e’ raccolta davanti al Teatro Massimo, sventolano alcune bandiere del Pride e tantissime sardine di carta variopinte con le scritte “Palermo non si lega”, “Tante sarde non fanno un banco”, “Palermo non abbocca” e “sarde si nasce e io sicuramente lo nacqui”. Sulla falsariga di quanto accaduto a Bologna, i partecipanti durante il flash mob si sono stretti come ‘tante sardine’ cantando “Bella Ciao”.
Le quattromila sardine a Palermo
Questo è l’esordio del movimento in Sicilia che dice basta alla comunicazione politica aggressiva. “Avete rovesciato odio e bugie, mescolando verità e menzogne”, dice Chiara all’ANSA. “Ma ora la corda, troppo tesa, si è spezzata. Non c’è bisogno che venite a liberarci. Siamo noi a doverci liberare della vostra presenza ossessiva”. La piazza applaude. Una ragazza alza un cartello che sul filo dell’ironia proclama: “Sarda si nasce e io siculamente lo nacqui”.
Il movimento non caccia indietro la politica ma con Leandro Spilla attacca quella che in tv espone il suo volto peggiore della rissa e dello scontro. “Noi reclamiamo la politica del confronto vero e dei valori. E siamo qui per dire che consideriamo la diversità una ricchezza. Finora c’è stata una narrazione aggressiva. Invece abbiamo bisogno di una politica che sappia prima di tutto ascoltare le ragioni degli altri”.
Stretti come sardine nel loro flash mob intonando cori come ‘Fuori la Lega da Palermo” e cantando Bella ciao hanno abbracciato simbolicamente le piazze di Bologna e Modena. “Io sono nato negli anni Duemila – dice all’AdnKronos Luigi, 16 anni, stringendo in mano un cartello che raffigura una sarda con il simbolo dell’Europa – Sono nato in un’Europa di pace, democratica e unita, oggi vedo tutto questo messo in pericolo. L’odio e il razzismo stanno tornando in tutta Europa con partiti che si dichiarano apertamente neonazisti. E’ ovvio che il problema non è la Lega, ma una politica che parla alla pancia della gente, invece che alla testa. Contro questi rigurgiti di violenza serve una risposta che arrivi dall’intera Europa”.
foto di Rete Italiana Antifascista (Fabio Cavallo)
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