Sara Cunial potrà entrare alla Camera senza Green Pass, ma restando “confinata” nelle tribune

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-11-19

La deputata no vax del Gruppo Misto aveva vinto il ricorso contro l’obbligo di esibire il certificato verde prima di entrare a Montecitorio: il collegio dei Questori le ha però interdetto l’emiciclo, costringendola a partecipare ai lavori dell’Aula dalle tribune

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Potrà entrare a Montecitorio senza esibire il Green Pass, ma seguendo un percorso predefinito e disegnato apposta per lei che la porti dall’ingresso alle tribune, senza poter accedere all’emiciclo né ai vari servizi negli altri ambienti del palazzo. Sara Cunial ha vinto solo in parte (e aggiungiamo “per adesso”, in attesa della decisione del Consiglio di giurisdizione della Camera dell’1 dicembre) la sua battaglia contro l’obbligo di esibire il certificato verde per entrare in Parlamento. Giovedì il presidente del collegio di appello di Montecitorio Andrea Colletti aveva accolto con un decreto cautelare monocratico la richiesta di sospensiva presentata dalla deputata ex M5s, famosa per le sue posizioni no vax, in merito alla delibera con cui il collegio dei questori ha introdotto l’obbligo del Green pass per accedere a tutte le sedi della Camera. Una decisione presa “in considerazione del dovere di consentire alla deputata di esercitare il mandato di rappresentanza popolare”. “Sono molto soddisfatta di apprendere che l’esercizio del mandato di rappresentanza popolare sia ancora in vigore nel nostro Paese. Da domani tornerò in Aula senza mostrare alcuna tessera di regime“, aveva esultato la parlamentare, ora nel Gruppo Misto.

Sara Cunial ammessa senza Green Pass, ma solo nelle tribune

In serata, però, il collegio dei Questori ha chiarito che Cunial potrà partecipare ai lavori Parlamentari solo dalle postazioni nelle tribune, solitamente riservate a ospiti e giornalisti. Un provvedimento preso su sollecitazione di vari deputati, preoccupati dalla presenza di una persona sprovvista di Green Pass in un luogo chiuso. Tra questi il deputato del Pd Stefano Ceccanti, che aveva ironicamente criticato la sospensiva disposta da Colletti: “Se l’argomento del Presidente Colletti per consentire alla deputata Cunial di entrare senza green pass contro una normativa regolarmente approvata è che una parte di elettorato che la pensa come lei debba essere rappresentata, consentiremo anche ai parlamentari sostenitori dei nudisti di entrare nudi? Avevamo la senatrice Poretti nella XVI legislatura che difendeva i nudisti ma lei non lo chiese mai”.

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