Politica
Il discorso di Sara Cunial su Decreto Liquidità e Signoraggio
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-05-28
«Voi amanti del debito e del #signoraggio, presto sarete accusati del reato di #Vilipendio nei confronti del Popolo Sovrano. Ci riprenderemo tutto, e questa volta sì, saremo noi a farVi pagare gli interessi»
In questo video tratto dalla sua pagina facebook potete apprezzare Sara Cunial nel suo discorso sul Decreto Liquidità in cui rispolvera un grande classico del complottismo: il signoraggio. Ovvero l’insieme dei redditi derivanti dall’emissione di moneta. Per le banche centrali, il reddito da signoraggio può essere definito come il flusso di interessi generato dalle attività detenute in contropartita delle banconote in circolazione o, più generalmente, della base monetaria. La previsione di Cunial è, come al solito, apocalittiva:
Voi amanti del debito e del #signoraggio, presto sarete accusati del reato di #Vilipendio nei confronti del Popolo Sovrano. Ci riprenderemo tutto, e questa volta sì, saremo noi a farVi pagare gli interessi.
Del resto sono ormai quindici anni che il signoraggio è al centro di una teoria del complotto e qualche tempo fa a dire sciocchezze sulla questione fu un servizio di Alessandro Giuli andato in onda durante Povera Patria, uno dei tanti programmi che quel genio di Freccero (!) ha regalato a Raidue. A propalare la bufala, in altri tempi, persino Sara Tommasi. Sul punto è bene ricordare che:
1) I profitti delle banche centrali non sono dati dal valore facciale delle banconote meno il costo di produzione delle stesse. Io ne ero convinto in 1ª elementare, poi sono cresciuto e mi sono informato. I profitti delle Banche centrali sono dati dagli interessi dei titoli che le banche centrali ricevono come contro partita in cambio della moneta emessa. La moneta emessa è una passività, i titoli ricevuti sono un’attività. Tali profitti sono in parte trattenuti (spese di struttura e riserve) e in parte rigirati agli stati. Nessuno ruba i soldi a nessuno.
2) La Banca d’Italia non è privata. Non lo è formalmente e non lo è sostanzialmente. È vero che Goebbels ci insegna che una menzogna a furia di essere ripetuta viene creduta, ma una menzogna creduta rimane pur sempre una menzogna.
3) Il debito pubblico si origina in un modo molto semplice che può essere compreso persino da Freccero, Foa e Giuli: lo stato spende più di quello che incassa. Punto. Qualsiasi riflessione più raffinata di quella che ho appena espresso richiede, per essere capita, un’intelligenza superiore a quella di un acaro.