Economia
Le balle di Salvini sui soldi da togliere all’accoglienza
neXtQuotidiano 03/06/2018
Il neoministro dell’interno vuole tagliare i 5 miliardi di euro per l’accoglienza e destinarli al rimpatrio. Ma è davvero così facile?
Matteo Salvini ha indicato come primo obiettivo da ministro quello di dare «una bella sforbiciata a quei 5 miliardi di euro» che l’Italia spende per «mantenere gli immigrati». Vladimiro Polchi su Repubblica oggi spiega che quello del responsabile dell’Interno del governo Lega-M5S è un vaste programme:
Il Documento di economia e finanza 2018 fotografa bene la situazione: «La previsione di spesa per le operazioni di soccorso, assistenza sanitaria, accoglienza e istruzione da sostenere nel 2018 è compresa tra 4,6 e 5 miliardi». E questo al netto dei contributi europei: 80 milioni per il 2018.
La cifra che l’Italia prevede di impiegare quest’anno è superiore a quanto speso nel 2017 (4,3 miliardi) e tutto questo nonostante il crollo degli sbarchi (oltre il 70% in meno). La spiegazione c’è: «La diminuzione degli sbarchi – spiega il Def – non si riflette in una proporzionale riduzione di persone con necessità di accoglienza».
Il motivo di questo problema è semplice: non funziona il piano Ue dei ricollocamenti, che prevedeva 35mila partenze dall’Italia entro settembre 2017, mentre fino a oggi sono stati trasferiti in altri paesi Ue solo 12mila migranti. Sul nostro territorio ci sono ancora 174mila persone nel circuito dell’accoglienza. E non funziona a causa di gente come Orbàn, che viene però portata in palmo di mano da Salvini e Meloni. In ogni caso l’accoglienza si prende “solo” il 68% delle risorse, il 19% viene speso nelle operazioni di soccorso in mare e oltre il 12% in istruzione e assistenza sanitaria. In accoglienza vera e propria l’Italia spenderà nel 2018 circa 3.4 miliardi di euro.
«Diminuire la spesa – confermano i ricercatori della Fondazione Leone Moressa – non è facile e spendere meno in accoglienza e più in rimpatri è ancora più difficile. Il Viminale stima 4mila euro per ogni espulsione, Frontex 5.800. Espellere 500mila irregolari costerebbe tra i 2 e i 3 miliardi». Il punto vero è un altro: «Questa cifra non andrebbe a togliersi dalla spesa per l’accoglienza, ma ad aggiungersi: gli irregolari rimpatriati, infatti, sono fuori dal circuito dell’accoglienza».
Quindi Salvini deve trovare i soldi. Li chiederà all’Europa?