Salvini dice che se vince le Europee gli scontano l’IVA

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-04-28

Il Capitano riesce nell’impresa di trovare un modo per questuare voti e anche per trovare la scusa dopo le elezioni: se ce li hanno chiesti lo stesso è perché la Lega non ha vinto abbastanza, sembra già voler dire

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Matteo Salvini non lascia (il coglionamento degli elettori), ma raddoppia. Con una furbissima e raffinata manovra il Capitano, in un’intervista rilasciata a La Stampa, oggi riesce in un capolavoro di chiacchiera di prima qualità, sostenendo che l’Europa “non ci chiederà l’IVA” se la Lega vince le elezioni. Praticamente, il leader della Carroccio riesce nell’impresa di trovare un modo per questuare voti e anche per trovare la scusa dopo le elezioni: se ce li hanno chiesti lo stesso è perché la Lega non ha vinto abbastanza, sembra già voler dire. Il colloquio con Andrea Malaguti comincia dalle accise:

«Resisto perché la gente in piazza mi chiede di andare avanti, di pensare al fisco, ai disabili, alla sanità. Alle cose concrete, insomma».

Concrete come le accise della benzina?
«Esatto».

Al primo consiglio dei ministri le taglio. Lo promise lei.
«Vero. Ma non potevo immaginare che ci sarebbe stata questa maggioranza, di cui pure vado orgoglioso. Ora stiamo valutando un intervento con tre scaglioni diversi e presto daremo un segnale».

E qui Salvini comincia subito a dare la colpa agli altri. Poi continua:

Dove li trova i 23 miliardi per evitare l’aumento dell’Iva?
«Sono serenissimo. Perché credo il 27 maggio l’Europa cambierà approccio. Lo sanno anche la Merkel e Macron, i finlandesi o gli spagnoli che domani vanno a votare. La politica europea va rivista interamente. Vedrete che dopo le elezioni nessuno ci verrà a chiedere 23 miliardi».

In realtà, è il governo italiano che ha già messo nero su bianco l’aumento dell’IVA e non l’Europa. E la necessità dei conti in ordine, come ha appreso Salvini sulla sua pelle prima a giugno e poi durante le liti sulla Legge di Bilancio, nasce dalle “sanzioni” dei mercati, non da quelle dell’Europa. Infine, c’è il capolavoro dei 600mila clandestini diventati 90mila:

Faccia finta di essere seduto sul divano e di vedere in tv un ministro che fino a ieri diceva: in Italia ci sono 600mila clandestini, e oggi si corregge: ce ne sono solo 90mila. Che penserebbe?
«Che è un uomo che all’opposizione aveva dei dati e oggi ne ha degli altri. Un uomo che ha ridotto drasticamente gli sbarchi e che ha garantito maggiore diritti proprio agli immigrati».

I dati sull’immigrazione sono in realtà disponibili per la maggioranza e per l’opposizione sul sito del ministero dell’Interno.

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