Opinioni
Salvini e la scorta di Saviano
di Mario Neri
Pubblicato il 2018-06-21
Sulla scorta allo scrittore Roberto Saviano “saranno le istituzioni competenti a valutare se corra qualche rischio, anche perché mi pare che passi molto tempo all’estero. Valuteranno come si spendono i soldi degli italiani. Gli mando un bacione”, ha detto oggi Matteo Salvini ad Agorà dimostrando intenzioni bellicose e tornando a giocare con le parole come […]
Sulla scorta allo scrittore Roberto Saviano “saranno le istituzioni competenti a valutare se corra qualche rischio, anche perché mi pare che passi molto tempo all’estero. Valuteranno come si spendono i soldi degli italiani. Gli mando un bacione”, ha detto oggi Matteo Salvini ad Agorà dimostrando intenzioni bellicose e tornando a giocare con le parole come ha fatto in occasione della casa sinti demolita a Carmagnola.
A dispetto dei molti meme che girano su Facebook il ministro dell’Interno non c’entra nulla con l’assegnazione delle scorte, che non dipende certo da Salvini. Viene invece decisa dall’Ucis (Ufficio Centrale Interforze per la Sicurezza Personale).
Lo stesso Salvini dice che “valuteranno le istituzioni competenti” riguardo la scorta, facendo così comprendere che lui stesso sa che la “minaccia” sulla scorta non ha alcun valore. Ne approfitta però per insinuare che vivendo all’estero, lo scrittore in realtà non ne abbia bisogno. Ciò nonostante, su Facebook continuano a girare meme e messaggi come questo, che celebrano un potere che Salvini non ha e che forse, visto il giubilo con cui sono accolti, hanno spinto il ministro all’uscita pubblica sulla scorta dello scrittore.
Una miseria nella miseria. Ma da come stanno andando le cose ultimamente, non sembra essere l’unica.