Quand’è che Salvini smetterà di attaccare le Ong e inizierà a occuparsi degli italiani?

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2019-06-26

Il ministro dell’Interno non va ai vertici europei ma se la prende con la UE che non aiuta l’Italia. Dice che vuole pensare agli italiani e non ai migranti ma continua a preoccuparsi di impedire lo sbarco di 40 persone invece che fare qualcosa di concreto per gli italiani che non arrivano a fine mese. E nel frattempo l’Istat certifica un aumento della pressione fiscale nel primo trimestre del 2019

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Oggi il ministro dell’Interno Matteo Salvini durante una diretta ha attaccato la “nave fuorilegge” Sea Watch che dopo giorni in attesa che venisse indicato un porto sicuro dove sbarcare i 42 migranti soccorsi quattordici giorni fa ha deciso di fare rotta su Lampedusa. Poi è passato a prendersela con la Germania (paese dove ha sede la Ong) e l’Olanda (paese di bandiera dell’imbarcazione) dicendo che i cittadini italiani non sono persone di serie B.

Mentre Salvini si preoccupa delle “navi pirata” l’Istat certifica l’aumento della pressione fiscale

Se davvero Salvini la pensa così perché ha disertato tutti gli ultimi vertici dei ministri degli Interni del Consiglio Europeo dove si è parlato delle strategie comunitarie per la gestione dei flussi migratori? I maligni potrebbero pensare che anche per il Capitano e Leader dell’Europa dei Popoli gli italiani sono un popolo che non merita il suo impegno e la sua attenzione nelle sedi preposte. «Occupiamoci degli italiani – ha sbottato Salvini – non dei tre quarti del resto del Mondo che vuole essere mantenuto a spese degli italiani». Ma anche questa è una balla: l’Italia non sta mantenendo i “tre quarti del Mondo” (ovvero oltre cinque miliardi di persone) così come non è vera nemmeno l’altra frase tanto cara ai razzisti quella sul fatto che “tutta l’Africa in Italia non ci sta”.

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Ed in effetti Salvini e il suo governo potrebbero occuparsi di quei sessanta milioni di italiani che vivono e lavorano nel nostro Paese invece che fare la guerra ad una quarantina di migranti solo per distrarre l’opinione pubblica. Giusto oggi l’ISTAT ha pubblicato il conto delle Amministrazioni pubbliche (AP), e le stime relative alle famiglie e alle società del primo trimestre del 2019. I dati non sono incoraggianti. Secondo l’Istituto di statistica la pressione fiscale è risultata del 38,0%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo significa che quando c’erano quelli del governo precedente la pressione fiscale era leggermente inferiore a quella attuale.  Ma questo non era il governo che aveva abbassato le tasse anche a costo di andare contro la Commissione Europea? Non solo, secondo l’Istat anche le società non se la passano benissimo: «la quota di profitto delle società non finanziarie è scesa al 40,7%, 0,6 punti percentuali più bassa rispetto al trimestre precedente. Il tasso di investimento del settore, pari al 21,1%, è diminuito di 0,4 punti percentuali rispetto al trimestre precedente».

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Salvini sa bene che i migranti e le Ong sono un “nemico” a buon mercato: costa poco attaccarli ed accusarli dei mali del Paese. Ma allora com’è che nonostante il calo degli sbarchi l’Italia non sta meglio di prima, di quando c’era la terribile “invasione” che ha fatto le fortune politiche del Capitano? I leghisti diranno che è tutta colpa dell’Europa, ma la verità è che questo governo non sa cosa fare per aiutare davvero gli italiani nel concreto ha provato a far credere che la flat tax aiuterà le famiglie povere. Salvini ieri (che già non pagano le tasse). Oggi continua a raccontare la fregnaccia dei migranti che mettono in pericolo la sicurezza del Paese.

Leggi sull’argomento: «Ho deciso di entrare a Lampedusa»

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