Salvini in vacanza in Trentino diserta il passaggio di consegne (e trama per il Copasir)

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-09-05

Dopo aver permesso con l’apertura della crisi il ritorno del Partito Democratico al governo, l’ex ministro si riposa e non va al Viminale

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Giustamente, dopo aver lavorato a Ferragosto facendo cadere il governo amatissimo dai suoi elettori, Matteo Salvini adesso deve riposarsi. Per questo, fa sapere Carmelo Lopapa su Repubblica, quando l’ex prefetta Luciana Lamorgese varcherà oggi il portone del Viminale, subito dopo il Consiglio dei ministri, non troverà ad accoglierla il suo predecessore.

Ha preferito restare qualche giorno in vacanza in Trentino, l’uomo che ha scatenato la crisi convinto di portare il Paese al voto. Lunghi giri in bici e passeggiate a caccia di fughi, per lui, come testimoniano gli ultimi scatti su Instagram, pur di non assistere alla scena più dolorosa: la consegna delle chiavi del ministero che pure aveva giurato nei giorni scorsi di voler «presidiare fino all’ultimo». (…)

E così, in coerenza col suo personalissimo cerimoniale all’insegna del politicamente scorretto, l’ormai ex vicepremier (da ieri nella bio sui social si definisce solo leader della Lega) conclude il suo mandato esattamente come lo aveva cominciato. Quando il primo giugno del 2018 prendeva possesso del ministero che aveva sempre sognato, saltava a pie’ pari il passaggio di consegne con Marco Minniti, il dem che aveva occupato l’ufficio sotto i governi Renzi e Gentiloni. Salvini aveva già chiara quale fosse la sua missione: stretta sui migranti, ruspe sui campi rom e porti chiusi. Riteneva di non aver bisogno di suggerimenti e consigli.

salvini vacanza trentino

Dopo aver permesso con l’apertura della crisi il ritorno del Partito Democratico al governo, Salvini quindi si riposa ma non molla. Perché, spiega La Stampa, è alla ricerca di un’altra poltrona: quella del Copasir.

Manterrà in piedi tutta la squadra della comunicazione, scatenerà ancora di più la Bestia di Luca Morisi e sta facendo un pensierino sulla poltrona della presidenza del Copasir, il comitato di controllo dei servizi segreti, lasciato libero da Guerini diventato ministro della Difesa. E’ una nuova strategia politica che però deve mettere a punto per attraversare il deserto dell’opposizione. Dovrà attrezzarsi non per pochi mesi ma per anni. Probabilmente «fino alla fine della legislatura», ammette il capogruppo Molinari.

E qui si spera che PD e M5S siano capaci di proporre un patto onesto a Matteo Salvini: lui al Copasir in cambio di tutte le presidenze di commissione oggi all’opposizione. Un patto onesto, per chi s’è già giocato il governo per una vacanza in Trentino, no?

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