Salvini da Giletti si rimangia Draghi presidente della Repubblica

di Mario Neri

Pubblicato il 2019-11-11

Ieri ha detto che “Mancano tre anni, si vota nel 2022, io su Draghi non ho giudizi né positivi né negativi se mi fanno una domanda ‘Le piacerebbe o le andrebbe bene Tizio o Caio’, io non ho problemi…”

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Ieri Matteo Salvini si è accomodato di nuovo nel salotto di Massimo Giletti e nell’occasione ha ritenuto di doversi più o meno rimangiare la proposta di Mario Draghi presidente della Repubblica: da Mario Giordano a Fuori dal Coro aveva risposto “Why not?” all’idea che Mario Draghi potesse diventare presidente della Repubblica e alla domanda se lo voterebbe. Ieri ha detto che “Mancano tre anni, si vota nel 2022, io su Draghi non ho giudizi né positivi né negativi se mi fanno una domanda ‘Le piacerebbe o le andrebbe bene Tizio o Caio’, io non ho problemi…”

E poi è arrivato al punto: “Mi auguro che Parlamento e Governo non tirino solo a campare per arrivare a eleggere il presidente della Repubblica, si rischia in questo tempo di creare un deserto in Italia”. L’uscita di Salvini su Draghi era stata criticata da Giorgia Meloni, che senza nominare il Capitano – secondo una strategia di comunicazione che tende ad accreditarsi come l’ala dura della coalizione di centrodestra e che segue la stessa filosofia dello slogan “Mai con il PD, mai con il M5S” presentato dalle parti di piazza San Giovanni quando la Lega impedì a Fratelli d’Italia di esporre suoi striscioni durante la manifestazione – era andata all’attacco su Facebook:

giorgia meloni draghi

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