Politica

Matteo Salvini contestato a Gallipoli

neXtQuotidiano 19/07/2020

La pagina della Lega la prende benissimo e apostrofa con un “tristi sinistri” i contestatori. Che cantano Bella Ciao e urlano “Vergogna”

Matteo Salvini ha preso con la solita sportività la contestazione nei suoi confronti a Gallipoli in Puglia: la pagina della Lega ha pubblicato il video che vedete qui sopra di un contestatore chiamandolo con quel linguaggio tipico di Giovannino Guareschi che fa tanto 1949: “Tristi sinistri”. La manifestazione è stata in ogni caso più colorata di così, come si vede nel video di Arci Lecce:

Erano circa 200 i simpatizzanti delle Sardine pugliesi che manifestavano a Gallipoli in occasione dell’inaugurazione della sede della Lega a cui partecipava il Capitano. I manifestanti, che sventolavano i simboli di Rifondazione comunista e Anpi, si trovavano dietro le transenne a circa 50 metri di distanza da dalla sede della Lega di via Venezia. L’arrivo di Salvini è stato accolto al grido di ‘Vergogna’ con slogan e bordate di fischi a cui i simpatizzanti leghisti hanno risposto diffondendo a tutto volume le note del ‘Nessun Dorma’. Poi è stato il momento di “Bella Ciao”, mentre veniva anche esposto un grande striscione con la scritta ‘Giù le mani da Gallipoli’. Sul posto decine di poliziotti, carabinieri e agenti di polizia locale. “Tenetevi D’Alema se lo preferite. Noi preferiamo il futuro”, ha replicato il leader della Lega rivolgendosi ai contestatori dal palco. Gallipoli è stata il feudo elettorale di Massimo D’Alema. Infine ha dimostrato di averla presa benissimo: “Sono sicuro che poliziotti e carabinieri vorrebbero essere ora a mettere in galera spacciatori e delinquenti e non a tenere a bada quattro figli di papà”.

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