Come Salvini commissaria Fontana per frenare il crollo in Lombardia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-04-19

Niente più Gallera in conferenza stampa a dare i numeri, sotto con la riapertura il 4 maggio e in più l’arrivo del portavoce del Capitano in Regione. La Lega è in difficoltà e si stringe attorno al governatore

article-post

I segnali si vedevano da qualche giorno, ovvero da quando il governatore Attilio Fontana ha annunciato e poi si è rimangiato una riapertura in Lombardia proprio nel giorno in cui la Guardia di Finanza arrivava in Regione per cercare documenti riguardo la strage di anziani nelle RSA: Matteo Salvini e lo stato maggiore della Lega stanno cercando di fermare la frana che sta coinvolgendo il presidente della Regione dopo il disastro della gestione dell’emergenza Coronavirus in Lombardia. Spiega oggi Marco Palombi sul Fatto:

E dunque, “salvate il soldato Fontana” è la nuova priorità: a questo fine in Regione è sbarcato da qualche giorno anche Matteo Pandini, giornalista e portavoce di Salvini a partire dall’avventura al Viminale. IL SUO ARRIVO- ha scritto ieri nelle pagine milanesi del Corriere della Sera Lorenzo Cremonesi, cronista di solito ben informato sulle vicende della Lega – risale a qualche giorno fa e ha avuto due conseguenze: l’addio dell’assessore Giulio Gallera (di Forza Italia) alla ribalta nazionale e gli attacchi coordinati a Beppe Sala sulla questione dei test sierologici a cui il sindaco di Milano vorrebbe sottoporre gli autisti Atm.

L’interessato, com’è giusto, nega: “Non ho incarichi, né contratti: la scelta di interrompere la conferenza stampa giornaliera di Gallera, a quanto ne so, è stata condivisa all’interno della Giunta anche perché, fortunatamente, la situazione migliora. Ogni tanto, non lo nego, gironzolo in Regione e do una mano, ma c’è già uno staff a cui non ho nulla da insegnare e poi, continuando a seguire Salvini, non avrei comunque tempo di far altro…”. Anche il leader leghista peraltro, a quanto risulta al Fatto, gironzola spesso in Regione di questi tempi, probabilmente dando una mano anche lui a salvare il soldato Fontana.

giulio gallera attilio fontana

È UN FATTO, per dire, che dopo il lunedì dell’Angelo la comunicazione del governatore lombardo –inciampato comunque nel poco elegante scaricabarile sui tecnici delle Ats per le morti nelle residenze per anziani –è cambiata di colpo e in modo anche un po’ imbarazzante. Niente più “me l’hanno detto i cinesi”, niente più “troppa gente in giro”, né “le librerie restano chiuse perché sono fonti di contagio” e niente più Gallera in conferenza stampa a dare i numeri, sotto con la riapertura di tutto il possibile dopo il 4 maggio come ha iniziato a dire lo stesso Salvini: positività, ottimismo, lavorare sodo, tutto molto lumbard.

Leggi anche: La riapertura dal 4 maggio: il piano nazionale per la fase 2

Potrebbe interessarti anche