«Salvini? Chi va troppo in tv rischia la fine di Renzi»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-11-26

In un’intervista al Fatto la leader di Fratelli d’Italia manda segnali precisi al Capitano. E pronostica una durata breve per il governo con il M5S

article-post

Giorgia Meloni rilascia oggi un’intervista ad Antonello Caporale del Fatto Quotidiano in cui parla delle attuali difficoltà politiche della “sua” destra mentre la Lega è al governo con il MoVimento 5 Stelle, testimoniate dal crollo di Forza Italia e anche dal calo di consensi del suo partito, Fratelli d’Italia. Meloni ne approfitta per mandare un segnale preciso al Capitano della Lega:

Lui è al governo e ha il vento in poppa. Ambito da tv e giornali, re dei social, selfista di prima grandezza.
La televisione ha ucciso Renzi. Sbucava a ogni ora del giorno e della notte, poi gli italiani si sono stufati.

Gli italiani adorano il vincente. Per lei la strada è tutta in salita.
Me ne sono accorta, ma la legislatura è appena iniziata e a vedere i primi risultati non è che questo governo sia in una forma smagliante.

Dovevate entrare anche voi ma Di Maio disse: mai con la destra.
Rido.

Contenta che le cose non girino a meraviglia.
Mai contenta se le cose girano male per l’Italia. Ma sembrano agire senza una visione, una idea di fondo. Certo, sono alla prima prova e le ingenuità bisogna metterle nel conto. Anche la sfrontatezza, persino un po’di improvvisazione. Quando però le dosi si fanno eccessive, quando l’impronta del governo sembra figlia del nulla, i guai però arrivano.

salvini meloni le pen
La foto pubblicata dal Messaggero della cena tra Salvini, Meloni e Le Pen

Finiranno presto la corsa.
A leggere la manovra, l’orizzonte che si son dati è fino all’anno prossimo. Le risorse per i nuovi pensionati non tengono conto che dopo il 2019 c’è il 2020, e poi il 2021 e così via. Hanno fatto i conti solo con quelli di domani. E quelli di dopodomani? Dove sono le risorse? E il reddito di cittadinanza a quanta gente andrà? Un milione? E gli altri quattro milioni di poveri?

Però alle elezioni europee, il 26 maggio 2019, faranno il botto.
Noi chiediamo ivoti per fare politica. Abbiamo in mente dei valori assoluti: la famiglia, la patria, l’idea di un sovranismo che non è puro slogan. Crediamo nell’Italia che produce e chiede meno tasse e burocrazia. Vogliamo la confederazione degli Stati europei, ciascuno con la propria identità. Prendiamo il global compact, lo sciagurato documento Onu che ci impedirà di difendere i confini e dire no all’invasione dall’Africa. Sa che il governo è intenzionato a firmarlo? Tanto per capire la differenza tra noi e loro.

Leggi sull’argomento: Chiara B.: la storia della ragazzina caduta dal sesto piano in via della villa di Lucina

Potrebbe interessarti anche