Le due Sardine che contestano Salvini identificate per un cartello

di dipocheparole

Pubblicato il 2020-07-26

Il Corriere di Bologna racconta che ieri, durante la visita di Matteo Salvini a Bologna per l’inaugurazione di una sede della Lega, due Sardine sono state identificate dalla Digos: Quando al momento hanno tirato fuori un cartello,«Caro Matteo, la propaganda non è un lavoro», sono state allontanate in fretta prima dello scatto e identificate dalle …

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Il Corriere di Bologna racconta che ieri, durante la visita di Matteo Salvini a Bologna per l’inaugurazione di una sede della Lega, due Sardine sono state identificate dalla Digos:

Quando al momento hanno tirato fuori un cartello,«Caro Matteo, la propaganda non è un lavoro», sono state allontanate in fretta prima dello scatto e identificate dalle forze dell’ordine, che le hanno lasciate dopo qualche minuto libere di allontanarsi verso piazza Maggiore. «Ci aspettavamo una reazione di qualche tipo, invece Salvini ha riso e ci ha mandato via», raccontano Alice e Zaira, meno di vent’anni entrambe, fresche di diploma all’Archimede di San Giovanni in Persiceto.

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«Ci hanno identificate e non ci hanno restituito il cartello. Non credo sia giusto, visto che si tratta solo di un foglio». Due giovani Sardine: c’erano anche loro in piazza Maggiore il 14 novembre scorso, la notte che rivelò a Bologna e al Paese la nascita di un movimento di piazza che oggi sembra aver perso la spinta iniziale. Loro due, invece, sono rimaste fedeli alla missione. E ieri hanno rinunciato a un sabato in Riviera per contestare pacificamente il leader della lega. «Non è tanto per l’opinione politica, la cosa che a me dà fastidio — dice Alice — è che sentivo il dovere di dire che non è così che si fa politica, non è solo facendo propaganda che si cambiano le cose».

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