Come ha preso Rosario Marcianò la condanna per diffamazione

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2018-04-27

Secondo il geometra esperto di scie chimiche il processo è una farsa frutto di uno scambio di persona. I Poteri Forti lo hanno condannato per risalire all’identità del “misterioso” John Koenig

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Qualche giorno fa abbiamo appreso che Rosario Marcianò, “esperto” di scie chimichestragimorti sospette e omonimie, è stato condannato a otto mesi di carcere per diffamazione via web della giornalista Silvia Bencivelli.rosario marcianò condanna diffamazione bencivelli reazioni - 3

Come prevedibile il geometra sanremese non l’ha presa benissimo e ritiene di essere stato condannato (tra virgolette!) da un tribunale bolscevico. Secondo l’esperto di geoingegneria clandestina e di false flag infatti non è stata fornita una prova certa che consentisse di identificare l’utente “Koenig John” (per inciso è il nome di un personaggio interpretato da Martin Landau nella serie tv Spazio 1999) il “vero” autore delle minacce.

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La condanna quindi sarebbe una trappola per costringere “Koenig John” a venire allo scoperto. Marcianò lo spiega nei commenti dove scrive che “è tutto preordinato” e che i giudici “sperano che io lo tradisca”. Marcianò però curiosamente dimentica di dire che il processo era arrivato a una richiesta di archiviazione a causa della mancata identificazione dei soggetti, possibile attraverso Facebook soltanto con una rogatoria internazionale.

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Poi, come ha raccontato l’avvocata Cinzia Ammiratigrazie a un video che lo stesso Marcianò aveva postato su Youtube in cui minacciava la Bencivelli, l’identificazione si è resa possibile.

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Come nelle migliori film la vicenda non finisce qui. Marcianò infatti fa sapere che non appena saranno conosciute le motivazioni della sentenza farà ricorso in appello. Ricorso durante il quale non si avvarrà della difesa del legale d’ufficio che – rende noto – era addirittura affiliato al Sovrano Militare Ordine di Malta. Insomma per il comandante Straker (uno dei nickname di Marcianò, che si rifà al personaggio interpretato da Ed Bishop nella serie tv UFO) alla base della sua condanna ci sarebbe un complotto.

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La prova? Non c’è, ed in fondo è ammirevole la lealtà di Straker a Koenig. E non si capisce come mai il buon Koenig non intervenga a difendere Marcianò, condannandolo di fatto al carcere e al pagamento di una multa salata. Ma i colpi di scena non finiscono qui: ad interessarsi della questione, secondo il geometra di Sanremo, ci sarebbe addirittura la Commissione Europea.

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