Roberto Burioni non si candida con il Partito Democratico
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2018-01-22
Roberto Burioni ha rifiutato la proposta di candidarsi con il Partito Democratico. Lo scrive in un post su Facebook che compare sulla pagina del medico: «Posto che faccio già politica, che sono felice e onorato di fare politica e che voglio continuare a fare politica, mi sono però chiesto quale possa essere per me in …
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Roberto Burioni ha rifiutato la proposta di candidarsi con il Partito Democratico. Lo scrive in un post su Facebook che compare sulla pagina del medico: «Posto che faccio già politica, che sono felice e onorato di fare politica e che voglio continuare a fare politica, mi sono però chiesto quale possa essere per me in questo preciso momento il modo più efficace e produttivo di farla — scrive Burioni —. A questa domanda non è stato facile rispondere, ma alla fine ho ritenuto che la cosa migliore sia rimanere al di fuori del Parlamento, mettendo i miei studi scientifici e la mia capacità di comunicare a servizio di chi combatte per la verità contro le bugie pericolose».
A quanto pare Burioni ha rinunciato a una candidatura blindata in Senato in Lombardia o nelle Marche, dove si era ipotizzato che potesse candidarsi nei giorni scorsi. Lui racconta di essere stato contattato da Matteo Renzi con la proposta fatta con le parole giuste: “vorrei rovinarle la vita proponendole di dare una mano al suo Paese in Parlamento”. Ma poi ha riflettuto e ha deciso di rimanere fuori dal Parlamento:
Posto che faccio già politica, che sono felice e onorato di fare politica e che voglio continuare a fare politica, mi sono però chiesto quale possa essere per me in questo preciso momento il modo più efficace e produttivo di farla.
A questa domanda non è stato facile rispondere, ma alla fine ho ritenuto che la cosa migliore sia rimanere al di fuori del Parlamento, mettendo i miei studi scientifici e la mia capacità di comunicare a servizio di chiunque combatte per la verità contro le bugie.
Spero di avere fatto la scelta giusta, e spero che anche tutti voi sappiate farla, privilegiando nel prossimo voto chi combatte perché il nostro Paese non diventi la culla dell’oscurantismo e della superstizione.