Come Roberta Lombardi smonta la difesa della Raggi sui premi ai manager AMA

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-04-19

La deputata regionale: se la Raggi si lamenta del fatto che i manager AMA abbiano premi per la produttività, dovrebbe arrabbiarsi con chi glieli ha concessi. Ovvero l’azionista. Ovvero lei

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Roberta Lombardi rilascia oggi un’intervista alla Stampa sul suo argomento preferito, ovvero Virginia Raggi. La deputata regionale del MoVimento 5 Stelle, che non ha mai avuto una grande sintonia con la sindaca ma su Marra aveva ragione (ed è stata coperta di insulti dagli attivisti M5S a torto), oggi spiega un’altra grande verità che i suoi non le riconosceranno finché non diventerà palese: se la Raggi si lamenta del fatto che i manager AMA abbiano premi per la produttività, dovrebbe arrabbiarsi con chi glieli ha concessi. Ovvero l’azionista. Ovvero lei.

Alla sindaca con cui non ha mai avuto grande sintonia non chiede «in questo momento» le dimissioni. A meno che, mette in chiaro però, non arrivi un’indagine: in quel caso «cambierebbe tutto».

La Raggi rigetta l’accusa di aver fatto pressioni: il no al bilancio Ama, spiega via Facebook, era per evitare premi ai dirigenti. La convince?
«Io vengo dal mondo delle aziende e so che il meccanismo di premialità dei manager lo definisce il Consiglio di amministrazione espresso dal socio».

Che è il Campidoglio…
«Appunto. Se il socio ha dato l’imput che, a fronte di un determinato risultato, ci deve essere il premio, forse ha sbagliato a monte».

«Ho la città praticamente fuori controllo – ammette la Raggi – in alcune zone i romani vedono la merda»…
«Da romana me ne rendo conto».

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