Il reddito di cittadinanza contro gli 80 euro?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-09-03

Lo studio di Economia e Politica prevede che il grosso dei finanziamenti per il RdC possa essere preso dagli ottanta euro di Renzi. Sarà questa la strada che intraprenderanno i grillini?

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Sono tre (reddito di cittadinanza, flat tax e pensioni) i nodi economici più complicati da affrontare per gli alleati di governo M5S e Lega, divisi da visioni politiche a volte divergenti, ma uniti dal «contratto di governo», siglato a sostegno del premier Conte. Il problema più grosso da risolvere è quello del reddito di cittadinanza, che secondo Di Maio arriverà “nel 2019”, come il viceministro ha detto ieri alla Festa del Fatto. Attenzione, però: il ministro dello Sviluppo ha parlato di 2019 mentre la viceministra all’Economia (senza deleghe) Laura Castelli era stata più precisa, parlando di primo gennaio 2019 come data di varo del provvedimento. Il Corriere della Sera oggi mette a confronto in questa infografica il reddito di cittadinanza con il reddito di inclusione (REI), che oggi garantisce una somma che va dai 187 ai 539 euro al mese agli indigenti. Il REI può essere chiesto da ogni cittadino Ue residente in Italia, in regola con il permesso di soggiorno, con un reddito Isee inferiore ai 6.000 euro. L’entità del sostegno varia anche a seconda del numero dei componenti del nucleo familiare.

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Reddito di cittadinanza: le differenze con il REI e il confronto con il resto d’Europa (Corriere della Sera, 3 settembre 2018)

Il RdC invece, secondo i programmi, potrebbe essere richiesto da tutti i cittadini sotto i 18 anni. Le persone con reddito zero avrebbero diritto a 780 euro, altrimenti riceverebbero il saldo per arrivare a tale cifra. Le famiglie con 5 o più componenti potrebbero ricevere fino a 1.872 euro. A tenere banco però è ancora la questione del finanziamento del reddito di cittadinanza. Secondo uno studio di «Economia e politica» 2,750 miliardi possono essere incamerati dall’assorbimento del Reddito di inclusione introdotto dal governo Gentiloni per la protezione dalla povertà assoluta. Due miliardi potrebbero arrivare dagli interventi di attivazione condizionanti (Neet giovani e percettori di Naspi) più il programma di Garanzia Giovani.

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Il grosso però dei finanziamenti necessari per tenere in piedi il progetto grillino di reddito di cittadinanza dovrebbero arrivare da «gli 80 euro di Renzi»: in tutto 9 miliardi. Anche il bonus per l’acquisto di beni culturali voluto dallo stesso ex premier verrebbe prosciugato dal nuovo provvedimento portando risorse per 290 milioni. Sarà questa la strada che intraprenderanno i grillini?

Leggi sull’argomento: Come si finanzia il reddito di cittadinanza

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