«Il reddito di cittadinanza? Facciamolo alla leghista»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-03-15

Il deputato del Carroccio Claudio Borghi indica i punti di contatto tra Lega e M5S per un programma comune

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In un’intervista rilasciata a Ilario Lombardo sulla Stampa il deputato neoletto in Toscana con la Lega Claudio Borghi segnala i punti di contatto tra i programmi del Carroccio e del MoVimento 5 Stelle e spiega quali potrebbero essere le mediazioni tra i due partiti che potrebbero costituire le basi per un’alleanza di governo, che non sarebbe vista male dagli elettori.

«Appena mi arriva l’input di Salvini, mi siedo a trattare. E di cose compatibili nei due programmi ce ne sono. Il metodo sarebbe lo stesso. Il M5S dice che vuole reddito di cittadinanza e abolizione del pareggio di bilancio in Costituzione? La Lega dice flat tax e via il pareggio di bilancio? Intanto partiamo dai punti in comune, sugli altri lavoriamo».

Ma voi siete contrari al reddito di cittadinanza.
«Tutto è argomentabile. Così come l’hanno proposto non funziona, perché è destinato a tutti, magari anche a chi non ne ha bisogno, perché gode comunque di una ricchezza. Un buon compromesso potrebbe essere il reddito di inclusione che sta sperimentando il governo leghista della Lombardia. Non è troppo dissimile dal loro, ne salvi il principio ma almeno lo trasformi in una misura che serve davvero contro la povertà».

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Cedete sulla flat tax, in cambio?
«Il loro programma è un po’ generico sul fisco. Però dicono che vogliono abbattere le tasse».

Altri punti in comune?
«Mi pare che loro abbiamo paventato una moneta fiscale. Qualcosa di non molto diverso dai nostri mini-bot. Inoltre, abbiamo già fatto una battaglia comune sull’oro di Bankitalia da mettere in sicurezza. Quella è una ricchezza dei cittadini: la banca non ne è proprietaria».

Leggi sull’argomento: Chi si somiglia si piglia: quanto hanno in comune i programmi di Lega e MoVimento 5 Stelle

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