Quelli di Forza Nuova si fanno riconoscere anche a Pasqua

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-04-12

Sei di “Forza Nuova” questa mattina si sono recati davanti alla basilica di Santa Maria Maggiore, a Roma. Tra gli identificati anche il leader romano del movimento, Giuliano Castellino. Stati sanzionati per la violazione del decreto per il contenimento dell’epidemia da Coronavirus

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I poliziotti della Digos hanno identificato sei persone appartenenti al movimento politico Forza Nuova che questa mattina si sono recati davanti alla basilica di Santa Maria Maggiore, a Roma. Tra gli identificati anche il leader romano del movimento, Giuliano Castellino. I sei sono stati sanzionati per la violazione del decreto per il contenimento dell’epidemia da Coronavirus.

Quelli di Forza Nuova si fanno riconoscere anche a Pasqua

Secondo quanto si apprende, il leader romano di Forza Nuova Castellino sarebbe stato bloccato su via Merulana a piedi, non lontano dalla Basilica di Santa Maria Maggiore, a Roma. Altri due militanti in auto con uno striscione e gli altri nei pressi della piazza. Ad intervenire i poliziotti della Digos. Nella piazza erano presenti anche gli agenti del reparto mobile in tenuta antisommossa.

forza nuova basilica santa maria maggiore
Foto da: Repubblica

Castellino nel 2019 è stato rinviato a giudizio per associazione a delinquere finalizzata alla truffa, insieme ad altre otto persone. Raccontava all’epoca Repubblica Roma:

La vicenda è quella che riguarda i buoni spesa per le persone celiache. Una truffa da quasi due milioni di euro, di cui un milione e 300mila elargiti dalla Regione Lazio. Castellino per questa vicenda è stato arrestato a luglio del 2018 insieme al suo socio Giorgio Mosca.

I due, titolari di tre punti vendita di prodotti alimentari per celiaci, avrebbero falsificato buoni del valore tra i 90 e i 145 euro ciascuno per ottenere rimborsi dal sistema sanitario regionale. I falsi buoni accumulati avrebbero portato nelle tasche del leader di FN e dell’imprenditore Mosca, tra maggio del 2016 e novembre del 2017, la cifra monstre contestata. A dare il via alle indagini condotte dai carabinieri del Nas, coordinati dal pm Alberto Pioletti, sono stati i dirigenti di quattro diverse aziende sanitarie locali che hanno segnalato l’esistenza di documentazione grossolana e palesemente falsa, all’insaputa di medici e pazienti.

A far scattare le indagini, coordinate dalla Procura di Roma, erano state le segnalazioni arrivate dai dirigenti di quattro Asl che si erano accorti dei documenti palesemente falsi consegnati dagli indagati. Grazie all’intervento degli inquirenti è stato bloccato il rimborso di altri 600mila euro che i due imprenditori, accusati di falso, truffa e tentata truffa, stavano per presentare. La truffa sarebbe nata infatti dall’idea di copiare buoni veri che persone affette da celiachia avevano presentato nei due esercizi commerciali gestiti da Castellino e Mosca per acquistare prodotti alimentari.

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