Pippo Callipo: il candidato di Zingaretti per far cambiare idea al M5S in Calabria

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-11-30

L’imprenditore del tonno annuncia la discesa in campo: il M5S lo voleva candidare prima di scegliere Aiello. E adesso c’è chi chiede un altro voto su Rousseau

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A ottobre si parlava di lui come possibile candidato del Partito Democratico e del MoVimento 5 Stelle in Calabria. Ora Pippo Callipo, l’imprenditore del tonno, è candidato con il PD e riceve l’appoggio di Zingaretti mentre nel M5S qualcuno si interroga se sia il caso di cambiare cavallo o di sostenere Francesco Aiello, nel frattempo incappato nella storia della villetta abusiva a Carlopoli.

Pippo Callipo: il candidato di Zingaretti per far cambiare idea al M5S in Calabria

L’imprenditore Pippo Callipo ha annunciato in tarda mattinata la sua discesa in campo in vista della regionali in Calabria del 26 gennaio prossimo. “Esponenti della società civile, delle organizzazioni sindacali e datoriali – afferma in una nota – mi chiedono un impegno diretto. Ho scelto di accettare la sfida. Lancio un forte appello a partiti e movimenti civici: uniamoci e portiamo avanti questa battaglia di legalità, trasparenza e rinnovamento, facciamolo con coraggio senza badare a rendite di posizione e tatticismi. Io ci sono.. Io Resto in Calabria”. “Gli appelli che si stanno susseguendo nelle ultime ore, seppur provenienti da ambienti diversi – afferma Callipo nella nota – esprimono l’esigenza comune di aprire in Calabria una stagione politica di profondo rinnovamento. Esponenti della società civile, delle organizzazioni sindacali e datoriali mi chiedono un impegno diretto, forte e convinto per avviare un cambiamento reale, tangibile che sia in grado di mettere la nostra Regione al centro dell’agenda politica del Paese”.

pippo callipo tonno

Subito dopo è arrivato l’ok di Zingaretti sulla candidatura, come era successo in Umbria con Vincenzo Bianconi: “La candidatura di Callipo alla presidenza della Regione è l’elemento di grande novita’ politica e di spinta al cambiamento di cui la Calabria aveva bisogno. La sua storia personale di imprenditore legato alla sua terra e di animatore di movimenti civici, può innescare quella rivoluzione dolce, democratica e innovatrice che una regione bellissima richiede a gran voce. Il Partito Democratico lo sosterrà con il massimo impegno e garantirà la stessa carica innovatrice e rigeneratrice che mette in campo la sua candidatura. Ora tutto il Pd calabrese si unisca intorno a Callipo. Lo stesso lavoro deve essere rivolto a creare un’alleanza vasta, civica e politica. Un nuovo progetto per fermare le destre”.

Il dilemma del M5S su Callipo

L’annuncio di Callipo ha movimentato la giornata politica. La discesa in campo di Filippo Callipo in Calabria “non credo, almeno dal mio punto di vista, che cambi alcunché” nella decisione del candidato governatore del M5S, che ha puntato sul candidato civico Francesco Aiello. “Ma non è certo domanda che si deve fare a me, sono altri che decidono….”, ha detto Nicola Morra, deputato M5S e presidente della Commissione Antimafia. Più possibilista invece la collega grillina Federica Dieni: “Filippo Callipo di per sé sarebbe un valido candidato, ma io, ed è la mia opinione personale, metterei in votazione la proposta di sostenerlo sulla piattaforma Rousseau: che decidano gli iscritti, così come hanno scelto se partecipare o meno” alle elezioni in Calabria, ha detto all’Adnkronos la deputata M5S, non nascondendo di nutrire “parecchi dubbi” sul candidato civico del Movimento, Francesco Aiello, “le mie sono riserve politiche, la vicenda della casa” uscita nei giorni scorsi sulla stampa “non c’entra nulla”, assicura. Per Dieni, il ‘re del tonno’ “è l’unico nome che ci potrebbe consentire di vincere ed essere incisivi in Calabria. Ma è la mia opinione personale, non dipende da me, il capo politico ora deciderà cosa fare”.

federica dieni

 

Per la parlamentare, ormai già al secondo mandato, gli attivisti dovrebbero decidere “se sostenere Callipo o andare da soli con un attivista, perché su Aiello ho delle riserve politiche, non mi convince. Mi chiedo, ma chi rappresenta? Noi siamo quelli che lavorano in squadra, nel dogma dell’intelligenza collettiva, non mi pare Aiello sia uno propenso a voler fare squadra. Un candidato civico va bene se serve a fare da connettore a gruppi, associazioni e a realtà variegate, serve a fare la differenza. Su Aiello restano le mie riserve”.

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