Perché l’Italia gioca con la maglia verde contro la Grecia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-10-08

L’Italia giocherà con la maglia verde contro la Grecia il 12 ottobre nelle qualificazioni a Euro 2020. La scelta della Puma e i precedenti nelle nazionali giovanili

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L’Italia giocherà con la maglia verde contro la Grecia il 12 ottobre nelle qualificazioni a Euro 2020 e questo sta già triggerando alcuni. Gli azzurri saranno quindi “verdi” per una notte anche se c’è un precedente: sempre a Roma, sempre all’Olimpico: 5 dicembre 1954, Italia-Argentina 2-0, esordio di un certo Schiaffino (che aveva già vinto il Mondiale del 1950 con l’Uruguay) con l’Italia dopo l’arrivo nel nostro campionato, al Milan.

Perché l’Italia gioca con la maglia verde contro la Grecia

Perché quindi l’Italia gioca in maglia verde contro la Grecia? Si tratta di un’idea dello sponsor Puma in omaggio al momento attuale, “in cui un gruppo di giovani calciatori sta conquistando un ruolo importante nella rosa Azzurra (12 calciatori tra quelli in raduno da oggi a Coverciano hanno 25 anni o meno)”, con motivi ispirati ai tessuti e all’architettura del Rinascimento. Dopo la partita del 1954 sono state le nazionali giovanili ad adottare il verde come colore della maglia (l’azzurro è rimasto per anni un’esclusiva della maggiore).

Il commissario tecnico Roberto Mancini ha già diretto il primo allenamento in maglia verde e ha già fatto sapere che lui preferisce l’azzurro. Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha invece apprezzato: “Il verde simboleggia il grande lavoro che stiamo facendo con i giovani. Vogliamo celebrare il rinascimento del calcio italiano con un colore che non sostituisce l’azzurro, ma lo rende ancora più luminoso”.

La maglia verde dell’Italia contro la Grecia

La scelta non è invece piaciuta alla Gazzetta dello Sport, che con Andrea Di Caro oggi ha criticato la scelta:

La storia finisce in un cassetto e i club cedono alla necessità propria e degli sponsor di vendere seconde e terze maglie sempre più estreme. Già fa effetto vedere le società più importanti cambiare colori e ampiezza di strisce o bande. Ma almeno la Nazionale lasciatecela così com’è.

Ammirabile il tentativo «culturale» di giustificare la scelta di una maglia Verde con il rinascimento del nostro calcio. Ma quella della Nazionale è Azzurra. E in qualche modo sacra. Se lo ammette anche il c.t. Mancini vuole dire che stavolta l’operazione commerciale è stata davvero un po’ spericolata…

La grafica delle maglie in qualche modo richiama proprio il Rinascimento. Un’idea che non è piaciuta nemmeno a Luciano Nardi, copy italiano e ad dell’agenzia Kube Libre, sentito dall’AdnKronos: “La maglia verde, così come tutti i colori tenui,come grigio o il nero di notte, sono decisamente meno percepibili alla vista dei giocatori in campo, che devono individuarsi e ritrovarsi sul campo di gioco, verde, in occhiate di frazioni di secondo”. “La maglia verde, lo dico con certezza, penalizzerà di molto il gioco dei giocatori di Mancini, che faranno molta più fatica a ‘trovarsi’ sul prato di gioco”. “Immaginate di entrare in un supermercato con pareti e scaffali gialli, immaginate poi di posizionare su quelle mensole dei prodotti da vendere. Qual è l’unico colore che eviterete per la confezione, o packaging, dei prodotti che volete vendere?” dice Nardi. Ma basta vedere le risposte degli account con bandierina sotto il tweet critico di Bruno Vespa per capire che quando l’Italia scenderà in campo con la Grecia ci sarà qualcuno pronto a lamentarsi per la crisi d’identità azzurra.

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