Attualità

Com'è finita la "passeggiata" per la sicurezza di Forza Nuova alla Magliana

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2017-09-25

I forzanovisti le hanno prese dalla Celere e ora ce l’hanno contro i poliziotti “servi del PD” che non proteggono la povera gente e impediscono ai “bravi cittadini” di passeggiare per le strade di casa loro

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È finita con 15 denunce per manifestazione non autorizzata a carico di altrettanti esponenti di Forza Nuova la “passeggiata per la sicurezza” organizzata dal partito neofascista di Roberto Fiore e dal movimento di estrema destra Roma ai romani. La ronda – perché di questo si tratta – è andata in scena la sera di venerdì 22 settembre per le strade della Magliana. Ma i forzanovisti non hanno fatto che poche decine di metri prima di essere fermati dagli agenti della Celere. Forza Nuova aveva da poco inaugurato una nuova sede nel quartiere e voleva festeggiare facendo sentire agli abitanti la sua presenza.

Forza Nuova alla Magliana (che paura che fa!)

A guidare il corteo – alcune decine di attivisti – il responsabile romano di Forza Nuova Giuliano Castellino assieme al fondatore del partito Roberto Fiore. Castellino, già capopopolo della manifestazione non autorizzata contro lo Ius Soli, è stato arrestato dalla Polizia a febbraio durante gli scontri davanti alla sede del PD durante le proteste dei tassisti. Nel dicembre 2014 Castellino, che per un periodo fece parte del «Popolo di Roma» a sostegno di Alemanno prima di passare con La Destra, fu fermato alla guida di uno scooter senza patente con un etto di cocaina in tasca e 30 bombe carta. Fu rilasciato perché la droga era “per uso personale”, così come i bomboni che “servivano per festeggiare il capodanno”. A dicembre 2016 Castellino fu condannato a 4 mesi per resistenza a pubblico ufficiale.

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Castellino (secondo da dx) fa il saluto romano assieme ad altri esponenti di Forza Nuova [Fonte]

Al contrario di quanto annunciato in precedenza per questa “passeggiata” Forza Nuova non ha reclutato solo “pugili, tassisti e ultras” ma anche donne e bambini. Non appena infatti i forzanovisti si sono trovati di fronte il reparto della Celere hanno iniziato a strepitare dicendo che “stavano solo passeggiando” e che bisognava fare attenzione perché c’erano i ragazzini. «Nun giocate, ci stanno i regazzini» hanno detto alle forze dell’ordine indicando un paio di minorenni coinvolti nella “passeggiata” nel tentativo scongiurare una carica. Ma il tentativo di cercare uno scontro era palese, così come quello di usare “donne e bambini” come scudi umani.

Ad un certo punto, poco prima che la situazione degenerasse, in una situazione davvero surreale i forzanovisti hanno intonato l’Inno Nazionale, accompagnando il coro con saluti fascisti.
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Probabilmente i passeggiatori per la sicurezza avranno pensato che a sentire l’Inno di Mameli i poliziotti sarebbero scattati sull’attenti e si sarebbero fatti da parte essendosi resi conto di avere di fronte dei veri patrioti. Ma non è servito.

Gli insulti alle Forze dell’Ordine

Sul suo profilo Facebook Castellino scrive ACAB e se la prende con la Polizia che non ha fatto altro che far rispettare la legge. Sulla pagina di Forza Nuova – quelli che sono per l’ordine,la sicurezza e la legalità ma poi fanno manifestazioni senza autorizzazione – fioccano insulti pesanti nei confronti degli agenti costretti a intervenire alla Magliana per fermare la ronda forzanovista.
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Ronda che ovviamente viene descritta come “una passeggiata di uomini donne, bambini e carrozzine” che non rappresentavano alcun pericolo per l’ordine pubblico.
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La polizia, spiegano, ha sbagliato a fermare dei semplici cittadini che volevano tenere pulito il proprio quartiere “passeggiando”.
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Castellino ha parlato dell’episodio dando la colpa al PD che scatena i suoi servi in divisa per manganellare i patrioti. Il Partito Democratico – ha scritto il Coordinatore di Forza Nuova – «tramite i suoi servi in divisa, reprime violentemente il popolo che semplicemente vuole riconquistare le strade della propria città, per non lasciarle nelle mani di immigrati e stupratori». E così i poliziotti diventano “merde”, “servi del PD” o “cani sciolti corrotti al servizio dei potenti”. E pensare che sarebbe bastato avere il permesso a  manifestare e nessuno avrebbe toccato i forzanovisti. Ma forse era proprio quello che speravano per riscaldare gli animi in attesa della rievocazione della marcia su Roma del 28 ottobre.
Foto copertina Roma ai Romani via Facebook.com
 
 

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