Paragone minaccia il governo Lega-M5S dopo Carige

di Mario Neri

Pubblicato il 2019-01-08

Gianluigi Paragone, senatore del MoVimento 5 Stelle, ha pubblicato oggi un video in cui sembra criticare il governo Lega-M5S, forse anche a causa del decreto CARIGE. Paragone inizia parlando della crisi della azienda Hammond Power Solutions di Marnate (Varese): “Vogliamo essere come i Gilet Gialli? Allora cominciamo a farlo! Sono incazzato! Dobbiamo dimostrare di essere …

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Gianluigi Paragone, senatore del MoVimento 5 Stelle, ha pubblicato oggi un video in cui sembra criticare il governo Lega-M5S, forse anche a causa del decreto CARIGE. Paragone inizia parlando della crisi della azienda Hammond Power Solutions di Marnate (Varese): “Vogliamo essere come i Gilet Gialli? Allora cominciamo a farlo! Sono incazzato! Dobbiamo dimostrare di essere forti, di essere il Governo del cambiamento e di essere vicini alla gente! Ascoltate e condividete se siete d’accordo con le mie parole e se anche voi volete questo dal vostro Governo!”.

Quello che dice dopo è però più importante: “Il padrone di questa azienda alle 14 premiava i lavoratori con il panettone e alle 16 li licenziava: un padrone canadese, una multinazionale quotata in Borsa, e un criminale – dice Paragone nel video – chiedo al governo, contiamo ancora qualcosa? Possiamo dire ai padroni, sì padroni li chiamo, che il loro tempo è finito? Che non possono fare il cazzo che vogliono?”. “Altrimenti – avverte – al prossimo voto importante (al Senato, ndr) io starò dalla parte dei lavoratori, mi metterò dove sfrattano le case o licenziano i lavoratori e non sarò in Aula al Senato, se il governo non fa nulla, se non dimostra di essere il governo del cambiamento”. Poi Paragone arriva al punto: “E’ mai possibile che nessuno all’interno del governo del cambiamento stia chiedendo le sue responsabilità a Bankitalia? Sono incazzato, sono un gilet giallo. E quindi per evitare che il mio governo faccia l’autogoal dobbiamo dimostrare di essere vicini alla gente!”. Insomma, persino il senatore comincia ad avere qualche perplessità sul governo del Cambiamento. Non è curioso?

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