E Paolo Savona rimane senza deleghe

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-06-21

La delega ai fondi europei per la coesione è andata a Barbara Lezzi e ora hanno deciso di tenerlo lontano dal Consiglio Affari generali dell’Ue, quello che prepara le riunioni del Consiglio europeo e decide sul bilancio

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Sembrava piuttosto accigliato Paolo Savona mentre giurava fedeltà all’Italia davanti al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. E comunque la si pensi a proposito di piani B e uscita dall’euro, aveva molte ragioni per esserlo vista la guerra tra Quirinale e maggioranza M5S-Lega che si era scatenata sul suo nome. Adesso, però, fa sapere la Stampa che la situazione sta precipitando. La delega ai fondi europei per la coesione è andata a Barbara Lezzi e ora hanno deciso di tenerlo lontano dal Consiglio Affari generali dell’Ue, quello che – tra le altre cose – prepara le riunioni del Consiglio europeo e decide sul bilancio.

Il professore, la cui nomina al Mef aveva tenuto in bilico un intero Paese, si è trovato nuovamente al centro di una disputa interna all’esecutivo. E ne è uscito sconfitto, ancora una volta. Secondo quanto risulta a La Stampa da fonti governative, negli ultimi giorni c’è stato un duro braccio di ferro con Enzo Moavero Milanesi, ministro degli Esteri, che vorrebbe riportare alla Farnesina alcune importanti deleghe delle politiche Ue.

Uno dei dossier più caldi è proprio quello sul bilancio europeo 2021-2027, che nei prossimi giorni farà litigare i governi europei. Una torta da mille miliardi che andrà negoziata con molta cautela e altrettanta diplomazia.

D’altro canto il suo nervosismo era palpabile anche nel giorno della presentazione del suo libro, quando ha litigato con un giornalista per una domanda sul piano B:

 

Nel governo è prevalsa la linea secondo cui l’approccio Moavero sarebbe più produttivo rispetto a quello «eurocritico» di Savona, che per i suoi colleghi Ue rimane «quel professore che vorrebbe portare l’Italia fuori dall’euro».

Martedì si riunirà a Lussemburgo il Consiglio Affari generali per discutere proprio del prossimo bilancio Ue e per preparare il summit del 28-29 giugno. Salvo dietrofront dell’ultim’ora, a rappresentare l’Italia ci sarà Moavero Milanesi. E Savona resterà con un pugno di mosche.

Leggi sull’argomento: La storia (infinita) di Paolo Savona e della massoneria

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