“Lo sapevo”, l’amaro commento del padre di Niccolò Ciatti dopo la fuga dell’assassino di suo figlio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-07-13

L’ennesimo colpo di scena in questa vicenda, ma i genitori del giovane ucciso a Lloret de Mar del 2017 erano consapevoli di questo rischio

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Sono parole amare quelle che escono dalla bocca di Luigi Ciatti dopo il colpo di scena (ma prevedibile) di questa mattina. A Girona, infatti, doveva andare in scena l’udienza di convalida dell’arresto di Rassoul Bissoultanov, l’uomo condannato (in primo grado) per l’omicidio di Niccolò Ciatti a Lloret de Mar, nella notte tra l’11 e il 12 agosto del 2017. Lo colpì con un violento calcio al volto al culmine di una rissa sulla pista da ballo. Ma il ceceno non si è presentato e ora è ricercato.

Omicidio Ciatti, la rabbia del padre dopo la fuga di Bissoultanov

Questa mattina, Bissoultanov e il suo avvocato erano attesi per l’udienza di convalida dell’arresto dopo la sentenza emessa lo scorso 3 giugno per l’omicidio Ciatti. Il ceceno, infatti, era stato condannato a 15 anni di carcere. Secondo la legge spagnola, la detenzione non è immediata: l’uomo aveva già scontato 4 anni di galera (e aveva già tentato la fuga) e l’udienza di oggi doveva decidere se e come procedere con il nuovo arresto in prigione. Perché in Spagna, a differenza dell’Italia e di altri Paesi, la detenzione definitiva può avvenire solo in seguito a una condanna definitiva (quindi dopo i tre gradi di giudizio). Per quel che riguarda il primo e il secondo grado, invece, la pena detentiva va fino a un massimo della metà della pena decisa dai giudici. In attesa di arrivare a una condanna definitiva.

In pratica, dunque, oggi si sarebbe dovuto decidere se rinchiudere Bissoultanov in un carcere per 7 anni oppure lasciarlo in libertà vigilata fino al termine di tutto l’iter giudiziario. Perché fino alla scorsa settimana, il cittadino ceceno condannato per l’omicidio Ciatti si era regolarmente presentato dalla Polizia per l’obbligo di firma. Poi è sparito, come detto dal suo avvocato questa mattina a Girona. E la reazione del padre del giovane ucciso a Lloret de Mar non può che essere rabbiosa. Intervistato da AdnKronos, infatti, il signor Luigi Ciatti ha dichiarato:

“Dire che sono indignato è poco, dire che sono arrabbiato è altrettanto poco e forse arrabbiato non è nemmeno il verbo che vorrei usare. I nostri timori, le nostre paure si sono avverate. Lo abbiamo detto in mille modi: attenti quello scappa. In questa vicenda il solo condannato vero è Niccolò, perchè il suo assassino è ancora libero. Spero che il giudice spagnolo abbia una coscienza e si renda conto del suo comportamento. Tra il verdetto della giuria popolare e la sentenza che ha inflitto la pena è passato più di un mese! Ma come si fa? E’ chiaro che un assassino in queste condizioni cerca di farla franca, e così è successo”.

Nel frattempo, dopo la fuga, è stato emesso un mandato di cattura internazionale. Anche perché Bissoultanov è in attesa di un altro processo, parallelo, anche a Roma. Un caso giudiziario che deve ripartire dall’inizio dopo che, nel dicembre scorso, il ceceno era stato scarcerato da Rebibbia per un vizio di forma.

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