Niccolò Ciatti: il ragazzo ucciso a calci e pugni a Lloret de Mar

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-08-14

Il pestaggio è seguito a una rissa scoppiata all’interno di un locale a Lloret de Mar, in Costa Brava. La vittima aveva 22 anni ed era di Scandicci.

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Niccolò Ciatti, 22 anni, di Scandicci, è morto ieri notte all’ospedale di Girona, in Spagna dopo che è stato massacrato di botte dentro una discoteca di Lloret del mar, una località balneare distante pochi chilometri da Barcellona. La polizia è stata chiamata alle 3 del mattino per una rissa in discoteca. Nella telefonata alle forze di sicurezza, qualcuno ha riferito di almeno tre giovani che ne pestavano un altro a pugni e calci, anche alla testa, secondo quanto scrive El Mundo. Quando gli agenti sono arrivati sul posto, Ciatti era in condizioni disperate ed è stato immediatamente trasportato nell’ospedale Trueta di Girona, dove è morto oggi.

Niccolò Ciatti: il ragazzo ucciso a calci e pugni a Lloret de Mar

In questo video pubblicato ieri sera è possibile vedere i momenti della rissa e del massacro che è costato la vita a Niccolò Ciatti. La polizia catalana citata da vari media, parla apertamente di “pestaggio in una discoteca”. Secondo El Mundo, la polizia sta indagando sull’episodio trattandolo come un caso di omicidio. Una tragedia per la quale, per adesso, sono finiti in manette altri tre giovani, che i media spagnoli, dicono essere tre russi di 20, 24 e 26 anni, rintracciati, sulla base delle testimonianze, poco lontano, sul lungomare di Lloreta de Mar.

La Farnesina ha confermato la morte e fatto sapere che insieme al Consolato Generale d’Italia a Barcellona sta seguendo sin dall’inizio il caso con la massima attenzione. Il Consolato, che sta prestando alla famiglia ogni possibile assistenza, è in contatto con le Autorità locali e al momento sono in corso accertamenti volti a chiarire la dinamica dei fatti”. Gli amici del ragazzo toscano hanno inondato di messaggi accorato il suo sito Facebook. Scrive Sara Scandia: «Perdere un amico così, un amico che non toccherebbe neanche una mosca, un amico bravo, un amico che non immagineresti mai una fine così… era impossibile non ridere con te…Eri così tenero , un bonaccione».

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