Gli strani numeri del Coronavirus in Italia

di Vincenzo Vespri

Pubblicato il 2020-03-07

Secondo i dati ufficiali abbiamo avuto 4636 casi di contagio e 197 decessi. La letalità è quindi del 4,2%. Il doppio di quello che avevamo una settimana fa, circa il doppio di quella che hanno tutti gli altri paesi. Come è possibile? Procediamo con metodo scientifico. Ci sono due alternative: a) i dati sono sbagliati …

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Secondo i dati ufficiali abbiamo avuto 4636 casi di contagio e 197 decessi. La letalità è quindi del 4,2%. Il doppio di quello che avevamo una settimana fa, circa il doppio di quella che hanno tutti gli altri paesi. Come è possibile? Procediamo con metodo scientifico. Ci sono due alternative:

a) i dati sono sbagliati e la letalità in Italia è in linea con quella degli altri paesi
b) in Italia la letalità del virus è più alta.

Consideriamo a). Vuol dire che la frazione morti/contagiati è più piccola di quella ottenuta dai dati ufficiali. Allora o il numeratore è sovrastimato (cioè il numero di morti) o il denominatore è sovrastimato (cioè il numero di contagi).
Nel primo caso vuol dire che noi computiamo come morti per coronavirus anche persone che altri paesi non classificano come tali. Ad esempio, pazienti con gravi patologie pregresse che morendo risultano positivi al tampone, come dovrebbero essere classificati: morti per il contagio o morti per altre ragioni?

FISI codogno denuncia lodi coronavirus - 7

Nel secondo caso, per far tornare i conti, si dovrebbe dedurre che i contagiati dovrebbero essere circa il doppio di quelli ufficiali. L’unica spiegazione plausibile sarebbe che, considerando le restrizioni imposte agli infetti, i contagiati con sintomi più lievi preferiscano non denunciarsi alle competenti autorità giudiziarie. Ma se fosse così, le drastiche misure di quarantena imposte agli Italiani, non avrebbero alcun senso. Non si può né fermare né rallentare in modo significativo il diffondersi della malattia se metà dei contagiati fossero liberi di muoversi e di diffondere ovunque l’infezione.

Se invece la letalità in Italia è più alta che negli altri paesi, le prime ragioni che mi vengono in mente sono le seguenti:

1) la popolazione Italiana è mediamente più anziana di quella degli altri paesi e quindi la letalità è più alta
2) siamo nella stessa situazione di Wuhan (che aveva all’inizio percentuali come le nostre), La capienza massima di posti di terapia intensiva è stata raggiunta nei giorni scorsi. I posti di terapia intensiva vengono riservati ai pazienti più giovani, mentre quelli più anziani vengono lasciati al loro destino
3) il coronavirus è ormai diventata una malattia infettiva ospedaliera. Il virus è diffuso nei nostri ospedali, contagia i malati più gravi e li porta velocemente alla morte.

coronavirus focolaio italia

 

Tutti scenari orribili… Quale quello vero? La sperimentazione in corso a Vo’ potrebbe rispondere parzialmente a questa domanda. Infatti stanno sottoponendo a tampone tutta la popolazione del paesino, Grazie a questo controllo a tappeto si dovrebbe poter inferire statisticamente sia se il numero dei contagiati sia effettivamente sottostimato e sia stimare quale sia la percentuale della popolazione suscettibile al contagio. Il caso della Diamond Princess (dove un solo infetto ha contagiato ben 600 passeggeri su 3000 prima che le autorità giapponesi permettessero ai passeggeri di sbarcare ) ci ha fatto capire che almeno il 20% della popolazione rischia di contagiarsi. E’ questa la vera soglia o è più alta? Per poter realizzare modelli attendibili e per poter stimare il picco d’infetti, è necessario poter stimare con precisione il numero dei suscettibili ad ammalarsi. In ogni caso, tempi duri ci attendono. Come ha detto saggiamente Mattarella, l’unico modo per uscirne è rimanere uniti come popolo e non perdere la calma.

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