“Non me ne fotte niente di quello che pensate”: Del Debbio perde le staffe con i negazionisti di Mariupol | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-03-11

Il conduttore di “Dritto e Rovescio” risponde in diretta a quei telespettatori che negano il bombardamento russo contro l’ospedale pediatrico in Ucraina

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Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. Il terzo principio della Dinamica di Isaac Newton può essere utilizzato non solo per la scienza, ma anche per analizzare quel che ormai accade da anni (anche per colpa dei social): c’è una tesi e subito qualcuno si “batte” per fornire una versione alternativa (uguale e contraria) nel tentativo di svilire la narrazione ufficiale, confermata anche da elementi insindacabili. Lo abbiamo visto con la pandemia e con i vaccini. E oggi assistiamo a questo fenomeno negazionista anche per quel che riguarda la guerra in Ucraina. Le ultime contestazioni (già facilmente smentite) riguardano il bombardamento russo all’ospedale pediatrico di Mariupol, argomento che ha mandato su tutte le furie anche Paolo Del Debbio.

Del Debbio perde le staffe con i negazionisti di Mariupol

Nel corso della puntata di “Dritto e Rovescio” andata in onda giovedì sera su Rete4, il conduttore ha interrotto il “palinsesto” della sua trasmissione per rispondere a una serie di contestatori che – via mail e via social – hanno attaccato lui e il suo programma accusandoli di aver mandato in onda una fake news. I negazionisti fanno riferimento ai video del bombardamento dell’ospedale di Mariupol e, seguendo esclusivamente la “versione russa“, etichettano quel fatto come bufala. Ed è a loro che Del Debbio si è rivolto.

“Ci sono arrivate miriadi di mail e anche sui social. Si sono scatenati perché sostengono che noi abbiamo dato un servizio falso. Cioè che quello che abbiamo mostrato dell’ospedale di Mariupol è una fake news. Io non vi dico neanche come la penso su di voi e che opinione ho di voi, perché andrei nelle parolacce. Vi pregherei di parlare, se vi fidate almeno di quello e non pensate che dietro c’è un complotto anche alla Croce Rossa, di parlare con le signore della Croce Rossa che assistono quelle madri sanguinanti, quel bambino morto e che hanno visto tutto questo. Parlate con loro. Non aprite la bocca e se la aprite vedete di collegarla col cervello. A noi paura non ce la fate, a me avete attaccato anche per i vaccini. A me non me ne fotte niente di quello che pensate, però abbiate il buon gusto di parlare con quelli che sono là, che non sono comodi dietro a una tastiera a scrivere delle cose che andrebbero chiamate in un modo: inizia con la ‘c’ ci sono 2 ‘z’, poi la ‘t’ e la ‘e’ finale”.

Sipario.

(foto e video: da Dritto e Rovescio, Rete4)

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